CAGLIARI POST

Sardegna ecco le nuove province. Alla faccia del referendum del 2012, la sovranità appartiene al popolo??

“L’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana afferma che la sovranità appartiene al popolo e l’articolo 75 rafforza la sovranità popolare attraverso l’istituto del referendum abrogativo. Nel 2012, a causa dell’inerzia delle forze politiche, abbiamo dovuto ricorrere alla democrazia diretta per abrogare le quattro nuove province e abbiamo espresso la volontà di fare a meno anche delle quattro province storiche: Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano.

Ebbene dopo questo le province sono diventate 5, con l’invenzione della provincia del Sud Sardegna, che ha prodotto più danni che benefici. Quest’ultima provincia, senza una logica territoriale, è stata dettata da scelte politiche irresponsabili figlie dei giochi di potere. Questo ha aggravato i problemi dei cittadini residenti nel territorio, spostando sedi e servizi e creando difficoltà nei collegamenti, o meglio, collegamenti in molti casi inesistenti.

Sarebbe bastato porsi almeno qualche domanda:

Isolamento geografico: La posizione geografica della provincia può rendere difficile l’accesso a servizi essenziali, come trasporti pubblici, strutture sanitarie e istruzione.

  1. Bassa densità di popolazione: La bassa densità di popolazione in alcune aree della provincia può comportare una carenza di servizi e infrastrutture, nonché una minore rappresentanza politica.
  2. Disoccupazione e svantaggi economici: L’economia della provincia potrebbe essere caratterizzata da una mancanza di opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani.
  3. Infrastrutture carenti: Strade, reti di trasporto pubblico, connessioni internet e altre infrastrutture potrebbero essere insufficienti o obsolete.
  4. Ambiente e sostenibilità: La provincia deve affrontare questioni legate alla tutela dell’ambiente, come la gestione delle risorse naturali, la conservazione della biodiversità e la promozione del turismo sostenibile.
  5. Rappresentanza politica inefficace: La suddivisione amministrativa potrebbe non essere ottimale, con sedi e servizi spesso spostati senza una logica territoriale chiara.
  6. Scarsa partecipazione civica: La disaffezione al voto e la mancanza di coinvolgimento attivo dei cittadini possono influenzare negativamente la governance locale.

Cosa fa la classe politica per risolvere questi problemi? Facile li moltiplica. A prescindere da tutto i cittadini hanno detto NO alle province.

Oggi, incuranti della volontà popolare, le province tornano ad essere 8

Giorgio Lecis

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