Proseguono i sequestri di sabbia, conchiglie e ciottoli portati via dai litorali dell’Isola dai turisti, nella maggior parte dei casi italiani. Giorni di super lavoro, nei tre aeroporti sardi per il personale di vigilanza addetto alla sicurezza negli imbarchi. Secondo quanto apprende l’ANSA dall’associazione ‘Sardegna rubata e depredata’, che oggi ha fatto un mini bilancio stagionale, in queste giornate ci si aggira sui 50 chili per ogni aeroporto, quindi 150 circa complessivamente.
I furti di sabbia vengono perpetrati a seconda dei territori di competenza: a Elmas i sequestri più frequenti riguardano i litorali dell’Oristanese, come Is Arutas, o le coste del sud Sardegna da Chia, a Porto Pino a Villasimius. Nella zona Nord si va dalla spiaggia della Cinta di San Teodoro, sino alla Pelosa di Stintino, i litorali di Alghero, o della Costa Paradiso.
“Purtroppo il lungo lockdown non ci ha reso migliori come avevamo sperato in tanti….. “, fa sapere in un post su fb l’associazione che ha anche inserito una foto di uno dei recenti sequestri.