Sardegna post-Covid: il malessere psicologico nella difficoltà di bilanciare lavoro e vita privata

0 0
Read Time:2 Minute, 27 Second

Un recente sondaggio condotto da Unobravo evidenzia infatti che il 41% vive con maggiore ansia sociale e paura delle folle, dopo il periodo di isolamento nel 2020.

Ma quali sono gli effetti sulla salute mentale della popolazione sarda e quali nelle altre regioni?

Per rispondere a questa domanda, Unobravo ha intervistato 924 italiani sulla salute mentale, sull’accessibilità delle risorse e sull’impatto del lavoro a distanza. Lo studio ha inoltre evidenziato gli effetti a medio termine dello stile di vita e del modo di pensare della popolazione.

RegionePrincipale sintomo riscontrato post pandemia
LiguriaMancanza di motivazione o produttività
BasilicataSolitudine o isolamento sociale
CalabriaSolitudine o isolamento sociale
CampaniaSolitudine o isolamento sociale
Friuli Venezia GiuliaSolitudine o isolamento sociale
LazioSolitudine o isolamento sociale
LombardiaSolitudine o isolamento sociale
PiemonteSolitudine o isolamento sociale
PugliaSolitudine o isolamento sociale
SiciliaSolitudine o isolamento sociale
ToscanaSolitudine o isolamento sociale
Trentino-Alto AdigeSolitudine o isolamento sociale
UmbriaSolitudine o isolamento sociale
Valle d’AostaSolitudine o isolamento sociale
MarcheNon saprei
AbruzzoDifficoltà a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e privata
MoliseDifficoltà a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e privata
SardegnaDifficoltà a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e privata
VenetoDifficoltà a mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e privata
Emilia-RomagnaAumento dello stress o burnout

Sebbene il 66,5% degli italiani affermi di dare oggi maggiore importanza alla salute mentale rispetto al periodo pre-pandemico, i dati mostrano come le conseguenze psicologiche del Covid-19 non siano distribuite in modo uniforme sul territorio nazionale. 

La Sardegna, ad esempio, si distingue come una delle regioni in cui prevale la difficoltà di mantenere un equilibrio tra vita lavorativa e privata. Questo dato riflette una sfida crescente legata alla trasformazione degli spazi e dei tempi del lavoro, in particolare dopo l’introduzione massiva dello smart working. La fatica nel tracciare un confine tra sfera personale e professionale può compromettere il benessere mentale e suggerisce un bisogno urgente di strumenti e politiche che favoriscano una maggiore armonia tra lavoro e vita quotidiana.

In netto contrasto, numerose regioni del Centro e Sud Italia (tra cui Basilicata, Calabria, Campania, e Umbria) indicano nella solitudine e nell’isolamento sociale il sintomo più diffuso post pandemia. Questo sentimento, spesso silenzioso e sottovalutato, sembra aver preso il sopravvento in territori dove il senso di comunità ha storicamente rappresentato un pilastro della vita quotidiana.

In alcune regioni del Nord e del Centro, infine, come Emilia-Romagna e Veneto, emergono problematiche differenti: rispettivamente l’aumento dello stress e del burnout e la difficoltà a mantenere un equilibrio tra lavoro e vita privata. Si tratta di territori spesso associati a ritmi di vita frenetici e a un forte orientamento al risultato, che hanno amplificato la pressione psicologica sulle persone. 

Questa varietà di risposte regionali sottolinea come la pandemia abbia agito da catalizzatore, portando alla luce vulnerabilità già esistenti ma distribuite in maniera eterogenea. Comprendere e affrontare queste differenze è cruciale per costruire politiche sanitarie e sociali più eque ed efficaci.

Link allo studio completo: https://www.unobravo.com/dati/5-anni-dal-covid-19 

print
Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *