Cagliari. Si è conclusa ieri la Settimana Nazionale della Protezione Civile con i volontari della Campagna nazionale “Io non rischio” che da questa mattina hanno animato le piazze della Sardegna. Sono 20 in tutta l’isola (da Sassari a Cagliari, passando per Olbia, Alghero, Tempio, Quartu Sant’Elena, Gavoi, Ittireddu, Sant’Antioco, Dorgali, Perdaxius, Tempio Pausania, Iglesias, Serramanna, Isili, Maracalagonis, Carbonia, Sinnai, Gonnesa e Oristano), con oltre un centinaio di volontari comunicatori appositamente formati per parlare dell’importanza della consapevolezza dei rischi presenti sul territorio.
Quest’anno la Campagna si è svolta in coincidenza della Giornata internazionale per la riduzione dei rischi dei disastri naturali, voluta dall’Assemblea generale della Nazioni Unite nel 1989.
La Settimana Nazionale della Protezione Civile 2024 in Sardegna, aperta dalla presidente Alessandra Todde e dal direttore generale della Protezione civile regionale, si conclude oggi con un bilancio positivo. Sono state numerose le iniziative che si sono svolte nel territorio, come gli incontri con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, curati dai Servizi territoriali di Sassari, Oristano, Nuoro e Cagliari insieme alle organizzazioni di volontariato locali, così come quelle svoltesi nella sede della direzione generale di Via Vittorio Veneto.
Si sono registrati numerosi partecipanti, con eventi dedicati a target differenti. Molta attenzione è stata data alla formazione, soprattutto quella dedicata agli operatori dell’informazione, con la collaborazione dell’Università degli studi di Cagliari e dell’Assostampa, con l’obiettivo di mettere in evidenza l’importanza del linguaggio, soprattutto in emergenza. Non sono mancati i momenti di confronto su uno dei progetti a cui la direzione generale sta partecipando con entusiasmo, ovvero quello dei Gemellaggi voluti dal Dipartimento nazionale che prevede l’invio di volontari con competenze Anti Incendio Boschivo di altre regioni, a supporto dei volontari locali. Come migliorare il Sistema di salvamento balneare è stato invece il tema del Tavolo tecnico che ha coinvolto tutti gli operatori del settore, dalle strutture statali e regionali, alle associazioni competenti, alle organizzazioni di volontariato.
Ultimo ma non meno importante, l’Open Day sale operative, che per la prima volta sono state aperte alla cittadinanza. Un’iniziativa che ha riscontrato molto interesse e un inaspettato successo