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Sardinia Film Festival, “l’animazione è spazio di libertà” Inaugurata al Cityplex di Sassari la XVI edizione

Partenza sotto i migliori auspici al Cityplex Moderno per la XVI edizione del Sardinia Film Festival, che in una veste tutta dedicata all’animazione mostra di poter offrire contenuti anche più efficaci rispetto alle immagini del reale. “Nell’animazione trovo spazi di libertà che non vedo più nel cinema tradizionale, ancora troppo legato alle convenzioni”, ha affermato Roberto Perpignani, presidente della giuria del SFF e film editor entrato nella storia del montaggio, che ha specificato come in certi contesti il mondo dell’animazione possa avere davvero una marcia in più.

A dare il via alla manifestazione organizzata dal Cineclub Sassari è stato il direttore artistico, Luca Raffaelli, assieme al presidente del SFF, Cristian Jezdic, che hanno introdotto la sigla curata da Marino Guarnieri, aprendo il sipario alle prime proiezioni e al primo ospite, Andrea Lorenzon. Il creatore dei “Cartoni Morti”, serie web su youtube da oltre un milione di seguaci, è stato cristallino sui suoi propositi: “Lo scopo dei miei video è far ridere arrivando al maggior numero possibile di persone senza mai essere fazioso”.

Di Lorenzon è passato sullo schermo anche l’ironico documentario sulla Sardegna, oggetto, insieme ad altre regioni di una rivisitazione anti-retorica delle bellezze locali. Dall’animazione di oggi a quella di ieri, ma sempre attuale, con Manfredo Manfredi, che ha presentato “Dedalo”, lo straordinario corto con cui, nel 1975, fu candidato all’Oscar: “Tutto quello che avveniva all’interno del fotogramma era un dramma che partiva da me e finiva a me”. Provocatorio e spiazzante il terzo ospite del SFF, Luis Nieto, con quattro opere al limite tra realtà e costruzione simbolica: “Io non imbroglio”, ha spiegato il cineasta colombiano, rispondendo a una considerazione di Raffaelli, “io gioco con lo spettatore”. La serata è stata conclusa dal documentario di Matteo Valenti su Emanuele Luzzati, il geniale artista genovese di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. A introdurre l’opera, oltre al regista, era presente anche Carla Rezza, moglie di Giulio Gianini, con cui Luzzati creò capolavori dell’animazione come “La gazza ladra” e “Pulcinella”, entrambi candidati all’Oscar.

Tra gli appuntamenti in calendario il 4 dicembre, gli ospiti del festival hanno potuto partecipare a una suggestiva location scouting sulla costa dell’Argentiera. Un evento organizzato dalla Fondazione Sardegna Film Commission allo scopo di presentare agli addetti ai lavori eventuali spazi da destinare a scenari da film, e quindi promuovere l’isola e le sue bellezze in chiave turistica.

PROGRAMMA DI DOMENICA 5 DICEMBRE

La giornata di proiezioni e incontri al Cityplex Moderno di Sassari inizia alle 10.30 con una prima parte di proiezioni dedicate ai ragazzi, create da alcuni produttori associati di Cartoon Italia. Si partirà da “Mani Rosse”, regia di Francesco Filippi, toccante denuncia contro l’abuso sui minori prodotta da Sattva Films con Rai ragazzi. Seguirà poi la presentazione di tre progetti prodotti da Showlab: la serie ecologista e d’avventura in 3D “Klincus”, “Tufo”, documentario d’animazione su un costruttore siciliano che ha sconfitto la mafia, e la sitcom ibrida “Kapuf”, storia d’amicizia tra la piccola Kiki e un extraterrestre, realizzata grazie a una straordinaria innovazione tecnologica che ha permesso la recitazione simultanea di attori in carne e ossa e l’alieno “animato” con la CGI (Computer Generated Imagery). Altri mondi, stavolta interiori, con l’emozionante “Lo specchio di Lorenzo”, diretto da Angela Conigliaro, che racconta il mondo dal punto di vista di un bambino autistico di sette anni. Alle 12 la stessa regista, insieme al presidente del SFF Cristian Jezdic, produttore del lavoro per la beQ entertainment, di cui è fondatore e amministratore delegato, converseranno sul libro (edito da Piemme), da cui è tratta la storia, in collegamento zoom col suo autore Gabriele Clima.

Alle 15.30 si ritornerà in sala con “Panorama Italiano” e sei narrazioni che spaziano dalla favola green all’accusa sulla disinformazione imperante, a Dante in animation fino alle traversie di un gatto obeso. Alle 16 è il momento del concorso: sullo schermo scorreranno tre corti provenienti da Nigeria, Iran e Svizzera: “Super dad”, sulla missione impossibile d’essere padre, “Red fire”, apologo su luce e oscurità, e “In nature”, che tratta dell’omosessualità in natura.

Alle 16.25 tornerà Nieto, il geniale regista colombiano, artefice di “Lazarov” e “Le perversionisme”. Teoria e pratica, alle 16.45, dell’animazione e design con una lezione tenuta da Nicolò Ceccarelli, Massimiliano Pinna e Paola Dore del Laboratorio animazionedesign DADU dell’università di Sassari. Tre creazioni per il concorso, dalle 17.05, stavolta targate Europa: la francese “Kiki the feather” dove un canarino va alla scoperta del mondo, la tedesca “Nora”, riflessione sull’uomo nella natura, e l’italiana “The fear in your eyes” in cui le paure di una ragazza saranno immortalate dalla cinepresa di un mostro. Italiano è Nicola Piovesan, anche se residente da tempo in Estonia. Il cineasta veneziano è uno degli ospiti più attesi della kermesse e presenterà, alle 17.30, “Life sucks! But at least I’ve got elbows”, tra le più curiose e ironiche web series uscite negli ultimi anni. Dalle trame domestiche e intrafamiliari di Piovesan alla natura ritratta in tutta la sua potenza nel “Nuvole” di Manfredo Manfredi introdotto dallo stesso maestro alle 17.45. Quindici minuti più tardi due corti in competizione: “How my grandmother become a chair”, una metafora sulla malattia, e “Haboob”, dove l’armonia tra un padre e una figlia sarà infranta da un agente esterno. Alle 18.25 il filmaker ozierese Fry J. Apocaloso ricorderà Elio Satta, il poliedrico artista sassarese scomparso esattamente un anno fa.

Dalle 18.35 alle 19 di nuovo in vetrina il meglio del festival d’animazione spagnolo “Anymayo”, che lascerà lo spazio a due opere in concorso, entrambe italiane, il femminista “Cromosoma X” e “Sogni al campo” con al centro le disillusioni dell’infanzia. Seconda pausa della giornata prima della coda notturna della rassegna che vedrà, alle 21.15, “Decima musa”, omaggio a Pino Zac, disegnatore, regista e animatore italiano, tra i fondatori, insieme al vignettista Vauro, del settimanale di satira politica “Il male”.

Tre opere in concorso dalle 21.30, “Mule”, corto sui narcotrafficanti per necessità, spagnolo come “Roberto”, il successivo in programma, storia di un difficile idillio amoroso, mentre il terzo, “The last jew”, che tratta del rapporto tra credenze evangeliche e sionismo, viene da Israele. Manfredo Manfredi, alle 21.55, presenterà “Sigle” e un estratto dal mozartiano “Il flauto magico”, capolavoro di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini, a cui l’artista siciliano partecipò come assistente all’animazione realizzando una delle sequenze più suggestive, quella della Regina della Notte. A dargli il cambio Nicola Piovesan con il suo “Chiusi alla luce”, primo premio della giuria del 19° MonFilmFest. Dalle 22.35 alle 23.25 altri quattro lavori di Nieto, la seconda parte di “The best of Animayo” e gli ultimi cinque corti candidati ai premi finali: gli inglesi “Suburb”, protagoniste le volpi nella City, e il thriller in stop motion “Mattricide”, l’olandese “See me”, sull’essere o non essere visto, il tedesco “King”, ludopatia e riabilitazione i suoi temi e, infine, lo statunitense “The sandcastle” sulle avventure di un castello di sabbia.

L’accesso è gratuito, previa presentazione del greenpass. La manifestazione è organizzata dal Cineclub Sassari, con il sostegno dell’Assessorato regionale alla Cultura, della Fondazione Sardegna Film Commission, la Fondazione di Sardegna, la Edison, e la collaborazione di Cartoon Italia, Paf, Asifa, AnimaYo, Nas New Animation in Sardegna, Cityplex Moderno, Character e Libreria Azuni. Il programma del SFF è consultabile sul sito www.sardiniafilmfestival.it e sulle pagine social della manifestazione.

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