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Sardinia Tourism Call2Action, Lucio Murru (Direttore commerciale Geasar): “Qui per costruire cultura turistica”

Ospiti di grande rilievo, dati approfonditi e condivisi sulle presenze turistiche in Sardegna, in grado di offrire spunti per un’attenta riflessione, un programma ricco e variegato. L’edizione 2024 di 
Sardinia Tourism Call2Action ha riscosso grande successo.

L’evento, giunto all ’ottava edizione, è il più longevo sul turismo in Sardegna. Rappresenta un appuntamento fisso  molto atteso dagli operatori perché  coinvolge le migliori intelligenze nazionali e internazionali che offrono spunti di riflessione, testimonianze e contributi sulle complessità dei “turismi”

«Quest’anno, grazie alle collaborazioni con numerosi e qualificati ospiti (solo per citare qualcuno, Antonio Usai, responsabile di T+ e docente dell’Università di Sassari, l’Ad di ENIT Ivana Jelenic, il super esperto Josep Ejarque e gli enti di ricerca internazionali Queryo, The data Appeal, il NIT tedesco), l’evento si è concentrato sull’acquisizione e la condivisione di specifici dati concreti, puntuali e opportunamente segmentati, cioè divisi per tipologie omogenee. Questi dati sono stati messi a disposizione di tutti con l’obiettivo di rendere l’incontro formativo-informativo e di accrescere così la comprensione dei fenomeni turistici e poter lavorare per migliorare l’ascolto dei desideri dei clienti» .

Lo ha sottolineato Lucio Murru, il direttore commerciale di Geasar s.p.a., la società che gestisce l’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, al termine dell’incontro formativo-informativo per la crescita turistica della Sardegna svoltosi ad Olbia lo scorso 3 dicembre e focalizzato sul macrotema “Sardegna orizzonte 2024-2034”, 

«La forza del Sardinia Tourism Call2Action – ha aggiunto il direttore commerciale di Geasar s.p.a. – sta proprio nella volontà di “costruire” cultura turistica grazie alla totale condivisione di tutti i contenuti sviluppati in questi otto anni sul canale YouTube Sardinia Tourism Call2Action».

L’appuntamento, che si ripete a cadenza annuale, nasce grazie alla collaborazione fra la Geasar S.p.A. (società che gestisce l’Aeroporto di Olbia Costa Smeralda) e l’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, con la presenza di Enit e la partnership scientifica dello spin off dell’Università di Sassari Tourism Plus (www.tplus.it). L’obiettivo del summit è coinvolgere gli operatori su tutti i livelli per una crescita turistica della Sardegna, da ottenere attraverso una maggiore competitività dell’isola sul piano internazionale.

Dai dati acquisiti e portati all’attenzione degli esperti sono emerse alcune evidenze: «I dati ci mostrano che il primo mercato turistico straniero per la Sardegna è quello tedesco – afferma Murru -. Al momento i tedeschi preferiscono la Spagna ma nelle ultime indagini del 2024, condotte su un campione rappresentativo, la propensione a venire in Italia ha superato quella della Spagna. Questa è una bella notizia».

L’obiettivo di lungo termine è dunque superare la Spagna: «Il processo è lungo, abbiamo chiesto a Dirk Schmücker cosa serve. Ora, i tedeschi che vengono in Sardegna sono prettamente individuali, vengono da soli, mentre quelli che vanno in Spagna si appoggiano prevalentemente a tour operator, acquistano pacchetti. Questa al momento è la grande differenza e siccome il turista tedesco apprezza molto il turismo organizzato, per ora preferiscono la Spagna».

Per quanto riguarda l’età dei turisti tedeschi in Sardegna, «l’età media è di 44 anni – ha detto Murru -, ma c’è una prevalenza di giovani per il turismo attivo (arrampicate, ciclismo e sport all’aria aperta), mentre l’età media cresce in estate, per poi nuovamente abbassarsi quando finisce la stagione calda».

Fra i protagonisti di Sardinia Tourism Call2Action non poteva mancare l’assessore regionale al Turismo, Artigianato e Commercio, Franco Cuccureddu. 

«Vogliamo cercare di far percepire la Sardegna viva, attiva e attrattiva in tutti i periodi dell’anno – ha detto in conclusione dell’importante appuntamento -. Per far questo la Regione, di concerto con alcune amministrazioni e gli operatori, ha deciso di accendere i riflettori sulla Sardegna per almeno una settimana ogni mese». 

«Ora, dal 23 dicembre al 1° gennaio, avremo i grandi eventi del Natale e del Capodanno, con 17 Comuni che hanno partecipato, di cui 5 per eventi di fascia A, che hanno cioè un piano di sicurezza superiore ai 10 mila persone – ha proseguito l’assessore regionale al Turismo -. E un qualcosa di simile lo riproporremo per il Carnevale, per la Settimana Santa e per i ponti di aprile e maggio». 

Ma come sono stati scelti i vari momenti dell’anno? «Gli eventi sono selezionati sulla base di dati scientifici, in momenti in cui le persone hanno una maggior propensione a viaggiare e spendere – ha spiegato Cuccureddu -. Ci rivolgiamo ad un mercato interno, nazionale e internazionale. Ciò che ci interessa è far percepire all’esterno che la Sardegna non chiude il 1° ottobre per riaprire il 1° maggio ma ha motivi di interesse tutto l’anno». 

Con lo stesso obiettivo è stato ridefinita anche la partecipazione alle fiere: «Abbiamo predisposto un piano fiere corposo – afferma l’assessore regionale al Turismo -. Ventinove eventi fieristici, che vanno integrati con altre iniziative, fra cui rientra l’Expo di Osaka da seguire come Regione Sardegna l’ultima settimana di giugno, ma anche azioni di digital marketing in mercati come quello spagnolo. La novità è che torniamo in parte nel sistema Enit con 6 di queste 29 fiere. Parteciperemo ad esempio a quella di Belgrado in Serbia e a quella di Mumbai in India».

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