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SarrochArt, terza edizione: il 26 dicembre si chiude con il concerto di Marouis Dolford & The Capital Gospel Group

Un regalo alla cittadinanza per chiudere in bellezza, un ultimo appuntamento per completare il percorso di arte e socialità portato avanti lungo tutto il 2024: SarrochArt – Festival delle Arti Visive termina in musica, con un concerto Gospel: nel paese del Sud Sardegna arrivano Marouis Dolford & The Capital Gospel Group, che con la loro professionalità sono pronti ad emozionare il pubblico sarrochese.

Il terzo anno di SarrochArt ha coinvolto ed entusiasmato una bella fetta di cittadinanza. Dalle serate dedicate al cinema, in estate, all’arte murale, alla danza e alla musica dell’autunno, il cartellone studiato per l’edizione 2024 ha colto nel segno, contribuendo a ricucire il tessuto relazionale, con i ragazzi e i meno giovani uno accanto all’altro per indagare l’arte e diventarne poi protagonisti in prima persona.

A conclusione del progetto ecco un concerto Gospel, programmato per giovedì 26 dicembre alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Santa Vittoria Vergine Martire e realizzato anche grazie alla sponsorizzazione di Saras S.p.A. In scena Marouis Dolford & The Capital Gospel Group, noti per il loro approccio innovativo al genere. Nonostante la giovane età, l’artista urbano che guida l’ensemble è emerso come una figura chiave della scena gospel contemporanea, mescolando elementi tradizionali con sonorità moderne. 

Tutti gli artisti sono nati e vivono anche attualmente nell’enorme comunità Gospel di Washington, nella quale si sono formati carpendo esperienza dai palchi e dai protagonisti della musica afroamericana. Un continuo up and down capace di attirare molti palati musicali, con arrangiamenti rotondi e mai estremi, e con l’eterogeneità dei sentimenti smossi per mantenere sempre teso l’orecchio.

Non solo groove e blues in Gospel, ma anche le ballate slow-folk mettono in risalto le capacità magnetiche della band, che all’interno dei brani sa usare con equilibrio anche il silenzio. Supportata dalla sezione ritmica, dal piano e dalle favolose voci per una versione più acustica, nel suo disegno musicale il gruppo propone il Gospel come voce dello spirito, ma anche delle viscere. Le canzoni non sono improvvisazioni o riempitivi: ogni pezzo compone il puzzle con una caratteristica unica, per un risultato profondo, tenue ma memorabile.

“Siamo entusiasti per la riuscita di questa edizione di SarrochArt. C’è stato davvero grande coinvolgimento, confermando un andamento sempre crescente, con la partecipazione che aumenta di anno in anno – commenta soddisfatta l’Assessora comunale alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Rebecca Scano -. Penso in particolare al lavoro nel canale; è stata riqualificata un’area che era trascurata, rendendola bella e fruibile per la popolazione”.

“Come già accaduto nella precedente edizione, anche SarrochArt 2024 non poteva che concludersi con un appuntamento natalizio. Abbiamo voluto ripuntare sul Gospel proprio perché avevamo constatato l’altro anno quanto era stato gradito; lo riproponiamo con l’intenzione di avviare una nuova tradizione anche a Sarroch, dandogli un respiro più internazionale. E intanto già pensiamo all’edizione 2025, per proseguire con questo circolo virtuoso” conclude la componente della Giunta.

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