Sassari rende omaggio a Liliana Cano. Sabato la conferenza all’Ex-Ma.Ter

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In occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Liliana Cano, Sassari rende omaggio a una delle artiste più rilevanti della pittura figurativa italiana del secondo dopoguerra.   Il 18 ottobre 2024, l’Accademia di Belle Arti di Sassari promuove una conferenza dal titolo “Dall’archivio d’artista al museo diffuso. L’itinerario di Liliana Cano nel centenario della sua nascita”.  

L’incontro – che si configura come un’importante occasione per riflettere sull’eredità artistica di Liliana Cano, rivolto a studenti, docenti e appassionati d’arte – offrirà un’opportunità di confronto accademico e celebrazione pubblica.  L’appuntamento, a partire dalle 10.00, è nell’auditorium Ex-Ma.Ter, in via Maurizio Zanfarino a Sassari. 

La conferenza vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali e accademici: l’incontro sarà inaugurato dai saluti di Giorgio Auneddu, Presidente dell’Accademia di Belle Arti “M. Sironi”, e Daniele Dore, Direttore dell’Accademia, ai quali si aggiungeranno quelli di Giuseppe Mascia, Sindaco di Sassari, e di Nicoletta Puggioni, Assessore alla Cultura del Comune di Sassari. Successivamente, interverranno Marcella Mara, Capo Delegazione del FAI di Sassari, Sebastiano Congiu, Sindaco di Oliena e promotore del Museo Diffuso Liliana Cano, Davide Mariani e Sonia Borsato, docenti di Storia dell’Arte Contemporanea e Museologia dell’Accademia “Sironi”. Durante la conferenza verrà inoltre consegnato un Premio alla memoria di Liliana Cano a Igino Panzino, Presidente dell’Archivio Liliana Cano, come omaggio e segno di riconoscenza. 

La Conferenza rappresenterà un’importante occasione di confronto e approfondimento relativamente alla spinta impressa dal patrimonio artistico nel dare vita a nuovi processi di crescita e sviluppo sociale, culturale ed economico dei territori.  

L’istituzione del Museo Diffuso Liliana Cano a Oliena, su impulso dell’amministrazione comunale, costituisce, sotto questo aspetto, un esempio emblematico di come il complesso di opere e creazioni eseguite dall’artista nel paese, in oltre quarant’anni, se messo a valore e adeguatamente promosso, possa favorire nuove prospettive di rigenerazione, con il coinvolgimento della comunità locale. 

Nel corso della Conferenza, Sonia Borsato proporrà una lettura critica delle opere che Liliana Cano ha realizzato a Oliena, sottolineando come queste suggeriscano una dimensione quotidiana del sacro. Tale prospettiva arricchirà la riflessione su come l’arte possa interpretare e valorizzare la spiritualità insita nella vita di tutti i giorni e fortemente radicata nel territorio. 

Il Museo Diffuso, la cui articolazione si fonda su un’accurata attività scientifica di catalogazione, schedatura, descrizione e mappatura delle opere realizzate da Liliana Cano nel comune di Oliena, condotta sotto la direzione di Davide Mariani, potrebbe fungere da best practice e modello replicabile anche in altre realtà. 

Oliena, essendo un comune di area interna, non è esente dalle criticità che notoriamente affliggono i territori fragili eppure, grazie alla rilettura del proprio milieu artistico e culturale, al profilo internazionale di Liliana Cano e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, mostra la capacità di intessere connessioni ad ampio raggio, in grado di andare oltre i confini regionali della Sardegna. 

Nata a Gorizia il 18 ottobre 1924, Liliana Cano ha dedicato la sua intera esistenza all’arte, operando in Sardegna, Francia e diverse altre regioni d’Europa. Il suo lavoro, caratterizzato da un segno pittorico deciso, si distingue per una gamma cromatica dal forte impatto visivo che rende le sue opere immediatamente riconoscibili. 

Negli anni ’70, si trasferisce in Francia, dove trascorrerà quasi vent’anni e otterrà importanti riconoscimenti, esponendo tre volte al Grand Palais di Parigi e in diverse città della Provenza, tra cui una personale a Marsiglia nel 1980 e a Tolone, dove nel 1988 realizza un monumentale trittico per l’Università. Durante questi anni, espone anche in Germania e nei Paesi Bassi, con una personale al World Trade Center di Amsterdam. Nei primi anni Novanta, viene invitata a San Pietroburgo come rappresentante dei Pittori provenzali. Rientrata definitivamente in Sardegna nel 1996, continua a lavorare fino alla sua scomparsa nel 2021, all’età di 96 anni, concentrandosi soprattutto su tematiche religiose. 

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