Tre persone, tutti 40enni senza precedenti, sono indagate per traffico illegale di resti umani: vendevano su Internet ossa e scheletri. I tre prima acquistavano le ossa su Ebay e Facebook dalla Repubblica Ceca poi le rivendevano con un vero e proprio listino prezzi nel resto del mondo. Ora gli investigatori sono al lavoro per capire se c’è una rete dietro questo business e quale sia la destinazione dei resti. Stando a quanto riportato dal Corriere della Sera, l’ipotesi è che ci sia un commercio tra collezionisti, del resto al momento non ci sono elementi che facciano pensare a riti satanici o simili. I militari dell’Arma hanno scoperto che acquistavano resti dissotterrati in Repubblica Ceca e li rivendevano sui siti di annunci rincarando il prezzo anche di sei volte. Ad esempio, acquistavano un teschio in buono stato a 100 euro e lo rivendevano in Svizzera o negli Stati Uniti a 600. L’indagine è partita lo scorso agosto, quando al centro smistamento dell’Ups di Milano è stato scoperto un teschio in un pacco per San Francisco attraverso la macchina a raggi X. Il giorno dopo allo stesso centro Ups è stato trovato un altro scatolone con due crani spediti all’estero.
Dopo aver scoperto i resti umani, gli investigatori – coordinati dal pm Francesco Cajani – hanno individuato i venditori italiani. Uno di Milano e gli altri due in Piemonte. Non sono state fornite le generalità delle tre persone indagate, ma sono stati definiti «tutti insospettabili». I tre sono stati denunciati per detenzione non autorizzata di resti umani. I carabinieri hanno anche effettuato le perquisizioni nelle abitazioni dei tre uomini, dove sono stati trovati altri resti, tra cui una decina di teschi, due scheletri completi e le ossa di diversi arti. Come riportato dall’AdnKronos, sono in corso gli esami per determinare la datazione dei resti e la loro origine.