Il guasto nel gruppo 3 della centrale Ep di Fiume Santo impedisce la fermata totale della centrale Enel del Sulcis Iglesiente: lo sciopero nazionale e regionale proclamato da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil per domani è confermato (con manifestazioni la mattina a Cagliari in piazza Amendola, Sassari in via Carlo Felice e Olbia in viale Aldo Moro) ma Terna ha revocato ieri la possibilità di una fermata totale dell’impianto sulcitano, che deve garantire la stabilità della rete sarda.
“E’ la dimostrazione del fragile equilibrio che caratterizza il sistema elettrico della Sardegna e dell’assoluta necessità di trovare al più presto soluzioni solide che, come è dimostrato dall’essenzialità delle centrali tradizionali, non sono garantite dalle fonti rinnovabili”: lo hanno detto i segretari regionali Francesco Garau (Filctem), Gianrico Cuboni (Flaei) e Pierluigi Loi (Uiltec) rammaricati anche per l’impossibilità di partecipare allo sciopero per una trentina di lavoratori della centrale Grazia Deledda, per i quali verrà comunque proclamata un’altra giornata di sciopero.
La fermata totale era stata comunicata dalle tre sigle già dal 20 febbraio alla Commissione di garanzia, a Terna e alla stessa azienda ma soltanto ieri è arrivata la revoca che impone il prosieguo dell’attività nel Sulcis per sopperire alla mancata produzione elettrica dovuta all’indisponibilità di un gruppo della centrale di Fiumesanto che, comunque, dovrebbe rientrare in esercizio oggi.
“Nel settore elettrico nulla può essere lasciato al caso e l’assenza di pianificazione rischia di compromettere la stabilità del sistema” concludono i segretari sottolineando che i sindacati sostengono da tempo la necessità di un mix energetico fra rinnovabili, gas e idroelettrico che salvaguardi la sicurezza del sistema nella transizione. Le comunicazioni del ministro Fratin di ieri non fanno altro che confermare questa necessità e nel contempo certificare che nessuna soluzione solida è stata trovata in vista della transizione e della decarbonizzazione. “E’ sotto gli occhi di tutti l’inadeguatezza delle politiche portate avanti dal governo nazionale in combutta con quello regionale che si è appena chiuso”, concludono i segretari regionali nell’attesa della svolta auspicata e di una convocazione da parte della nuova presidente della Regione Alessandra Todde.
Nel frattempo, domani si svolgerà la giornata di mobilitazione che vede impegnati i sindacati unitariamente a livello nazionale e locale per contrastare il tentativo di Enel di esternalizzare attività strategiche e tagliare gli investimenti per la transizione energetica mettendo a rischio i lavoratori diretti e degli appalti. Alle 13, dopo la manifestazione a Cagliari (a partire dalle dalle 9 davanti alla sede Enel in piazza Amendola), una delegazione delle tre sigle incontrerà il prefetto per illustrargli le ragioni della protesta.