Scontro Russia Ucraina. Schiaffo a Merkel, Macron e Pompeo: “niet” di Mosca alla mediazione

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Un vero e proprio schiaffo alla Merkel e a Macron: il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov, ha rifiutato ogni mediazione riguardo alla crisi con l’Ucraina dopo un incontro a Parigi con il collega francese Jean-Yves Le Drianche. Secca la dichiarazione da lui rilasciata dopo che il ministro tedesco Heiko Maas aveva ipotizzato un ruolo di Germania e Francia per evitare la possibile escalation tra Mosca e Kiev: «Non vedo la necessità di alcun tipo di mediatori», ha detto. Anzi, per  Lavrov, è stata l’occasione per chiedere agli alleati occidentali dell’Ucraina di inviare un «segnale forte» a Kiev affinché cessi ogni «provocazione».Per i russi, infatti, di questo si tratta. A dare conforto alla loro tesi anche un video trasmesso dalla tv di Stato di Mosca in cui due tre marinai arrestati sono apparsi per ammettere le proprie responsabilità in merito all’ incidente di domenica sera. «Le richieste radio sono state deliberatamente ignorate, c’erano armi e mitragliatrici a bordo: ero consapevole che si trattava di una provocazione», è stata la confessione del comandante Vladimir Lesovoy.  Anche Andrei Drach, un ufficiale del servizio di sicurezza ucraino (Sbu),  ha ammesso lo sconfinamento in acque territoriali russe della nave Nikopol «dove la guardia costiera ha avvertito che stavamo violando la legislazione della Federazione russa». La situazione nello stretto di Kerch non ha bisogno di essere pacificata, ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov, commentando la proposta di mediazione del segretario USA Mike Pompeo per la risoluzione dell’incidente nella zona. La pacificazione è avvenuta, quando le nostre guardie di frontiera hanno pacificato i trasgressori del confine di stato russo” ha continuato. Il portavoce del Cremlino ha precisato che nello stretto di Kerch continua ad agire “il normale ordine di passaggio di imbarcazioni e di navi militari. Da quest’ordine di solito traggono benefici anche le navi ucraine, c’è una certa modalità di comunicazione nel traffico e non c’è nessun problema, non c’è niente da pacificare” ha aggiunto.

Per l’opposizione ucraina la mossa del presidente Poroshenko è solo una trovata per sfruttare la tensione e rimediare ai disastrosi sondaggi in vista delle presidenziali di marzo.

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