
Palermo. Al termine di un’articolata indagine durata circa due anni e mezzo, i finanzieri del Gruppo
di Palermo hanno scoperto un’ingente evasione fiscale, contributiva e previdenziale
perpetrata attraverso la gestione di quattro società nel campo dei call center.
Un imprenditore cinquantenne di origine padovana ma residente a Palermo ha ideato un
sistema di frode al fisco basato sulla costituzione di più società operanti nello specifico
settore. Queste imprese avevano sede dichiarata, ma di fatto inesistente, a Milano, mentre
operavano nel capoluogo siciliano, così da rendere più difficili i controlli da parte degli
organi di vigilanza.
Le società, che di fatto erano attive in Via Ugo La Malfa, in Via Paisiello e in Via Principe di
Paternò, si sono avvalse di un considerevole numero di lavoratori “in nero” e di conseguenza
non hanno dichiarato un consistente volume di ricavi conseguiti.
Il blitz all’interno dei locali ha infatti consentito di recuperare documentazione afferente
all’irregolare tenuta dei dipendenti e una serie di appunti in cui venivano annotati i ricavi in
nero. Oltre a questa documentazione, sono stati sequestrati computer, cd rom e pen drive.
L’esame di quanto trovato nelle sedi effettive delle società ha permesso alle Fiamme Gialle
palermitane, al termine delle verifiche e dei controlli effettuati, di accertare che circa 13
milioni di euro sono stati sottratti alla tassazione, causando un danno in termini di
imposte non pagate pari a circa 4 milioni di euro, e che sono stati impiegate circa 800
persone non regolarmente assunte.
L’imprenditore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo per frode fiscale
e gli sono state imputate sanzioni amministrative per circa 14 milioni di euro per le
violazioni in materia di legislazione sociale e del lavoro.
Al temine dell’operazione l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro di tutti i beni riconducibili
al reo per l’importo, circa 4 milioni di euro, corrispondente all’imposta complessivamente
evasa.
Questa operazione ha posto in luce la pericolosità dei fenomeni dell’evasione fiscale e del
lavoro nero, che accrescono il carico fiscale per coloro che rispettano le regole e alterano
il corretto funzionamento del mercato del lavoro.
