Una storia d’amore clandestina tra un sacerdote africano quarantenne e una sua parrocchiana coetanea, madre di due figli, è stata scoperta dal
marito separato, ma ancora geloso. L’ex ha seguito la consorte e l’ha affrontata mentre era appartata in auto con il religioso nel parcheggio di un centro commerciale alla periferia di Cremona. I due uomini si sono affrontati. La lite è terminata a botte.
La vicenda si è conclusa con l’intervento dei carabinieri e l’allontanamento del don da una parrocchia del Piacentino, dove il prete da anni officiava. Da qualche tempo l’uomo tormentava l’ex moglie. Cercava di capire se aveva intrecciato una nuova relazione e con chi. La seguiva e la tempestava di telefonate. Infastidita e intimorita da tanta insistenza, la donna aveva segnalato il comportamento dell’uomo alle forze dell’ordine. Non aveva sporto denuncia, ma la sua segnalazione aveva fatto scattare un ammonimento perché smettesse. Si tratta di un provvedimento disciplinare previsto dalla legge 38 del 2009 a tutela delle potenziali vittime che segnalano episodi di persecuzione che delineano il reato di stalking. In preda alla gelosia ossessiva e irrefrenabile, nei giorni scorsi, l’uomo ha seguito la moglie fino al parcheggio del centro commerciale. Ha riconosciuto l’auto. Si è avvicinato, ha aperto la portiera e ha sorpreso lei e il prete che si scambiavano effusioni. Evvaiii!!!
Ne è nato un diverbio dai toni molto accesi. Da una parte l’ex, ferito nell’orgoglio per quello che considerava un tradimento. Dall’altra il religioso che controbatteva e difendeva la donna. Dalle accuse e dagli insulti, si è passati alle mani. Il sacerdote, pare dopo l’ennesima offesa ricevuta, ha colpito con un pugno l’avversario in amore che non ha reagito, ma ha chiamato il 112. L’intervento dei carabinieri della compagnia di Cremona ha riportato la situazione alla calma. I militari hanno raccolto le testimonianze di rito. Subito dopo l’ex marito si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale maggiore di Cremona dove è stato medicato.
Gli è stata riconosciuta una prognosi di guarigione di una settimana. Sinora non ha sporto denuncia ma ha contattato la diocesi di appartenenza del prete chiedendo provvedimenti nei suoi confronti. In accordo con lo stesso religioso, il vescovo ha stabilito l’allontanamento dalla parrocchia. Non è escluso che il don venga rimpatriato. Ai fedeli è stato detto che il sacerdote non era in servizio in parrocchia ma si trovava altrove ‘per un periodo di riposo e di riflessione.
fonte il Corriere Adriatico