“Non è ancora stata riconvocata l’audizione dei sindacati della scuola saltata martedì per l’assenza dei componenti di maggioranza della Commissione Lavoro e Cultura presieduta da Sara Canu (Fdi). Un fatto grave secondo la Cgil e la Flc che denota il disinteresse di questa maggioranza verso un tema di importanza strategica come l’Istruzione.
L’organismo del Consiglio regionale infatti, era stato convocato per il 24 alle 16 allo scopo di ascoltare il parere delle parti sociali sulla programmazione e l’offerta formativa della Regione per l’anno scolastico 2024-2025. Un tema molto caro alla Cgil che da mesi ha intrapreso una battaglia contro l’ennesimo taglio alle Autonomie scolastiche (42 su 270) disposto dal governo nazionale e accettato a testa china da quello regionale.
L’obiettivo del sindacato è salvaguardare la presenza capillare delle scuole in Sardegna, irrinunciabili presidi di democrazia, e evitare provvedimenti che continuano a favorire lo spopolamento delle zone interne.
A sostegno di questa battaglia la Flc Cgil ha promosso anche una campagna di sensibilizzazione diffusa nei social, che ha coinvolto personalità di spicco della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’imprenditoria sarda: Marcello Fois, Maria Del Zompo, Ciriaco Goddi, Benito Urgu, il Coro di Neoneli, Paolo Fresu, Gianfranco Zola, Marco Spissu, Daniela Ducato hanno realizzato brevi video nei quali esprimono il loro sostegno in difesa della scuola pubblica e contro i tagli.
La riunione in Consiglio avrebbe dovuto essere l’occasione per sentire il parere e le proposte delle organizzazioni sindacali prima dell’approvazione definitiva del Piano di dimensionamento proposto dall’assessore all’Istruzione. Secondo il sindacato il comportamento della maggioranza, che ha disertato la riunione, è lesivo delle stesse prerogative delle Commissioni e mina il confronto democratico al quale le Istituzioni non possono sottrarsi: per queste ragioni l’auspicio è che l’audizione venga riconvocata al più presto.
La Cgil prosegue intanto nella mobilitazione contro il Piano di dimensionamento e sta valutando tempi e modalità di una manifestazione – che si svolgerà davanti al palazzo del Consiglio regionale – alla quale sin da ora invita gli amministratori locali, le forze politiche, le associazioni culturali e i cittadini: un appello a unire le forze per difendere il sistema scolastico della Sardegna e le sue specificità.
Al Consiglio regionale il sindacato chiede di non ratificare i tagli e rimandare al governo nazionale la responsabilità di scelte dannose delle quali, altrimenti, la maggioranza al governo della Regione si renderebbe corresponsabile.“