Scuola, le iscrizioni dal 4 al 25 gennaio 2021 – Online per primaria e secondarie di primo e secondo grado
È stata inviata questa mattina a tutti gli istituti scolastici la nota con le indicazioni per le iscrizioni delle studentesse e degli studenti all’anno scolastico 2021/2022.
Le iscrizioni saranno online per tutte le classi prime della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale. L’adesione alla procedura d’iscrizione online è facoltativa per le scuole paritarie. L’iscrizione si effettua, invece, in modalità cartacea per la scuola dell’infanzia.
Per affiancare i genitori nella scelta è disposizione un’App del portale ‘Scuola in Chiaro’ che consente di accedere con maggiore facilità alle principali informazioni relative a ciascun istituto.
Ci sarà tempo dalle 8:00 del 4 gennaio 2021 alle 20:00 del 25 gennaio 2021 per inoltrare la domanda. Ma ci si potrà registrare sul portale dedicato (www.istruzione.it/iscrizionionline/) già a partire dalle ore 9:00 del 19 dicembre 2020. Chi è possesso di un’identità digitale (SPID) potrà accedere al servizio utilizzando le credenziali del proprio gestore e senza effettuare ulteriori registrazioni.
Saranno online anche le iscrizioni ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiscono al procedimento di iscrizione in via telematica.
Scuola dell’infanzia
Potranno essere iscritti i bambini di età compresa tra i 3 e i 5 anni compiuti entro il 31 dicembre 2021. Potranno essere iscritti anche i bambini che compiono il terzo anno di età entro il 30 aprile 2022.
Sarà possibile scegliere tra tempo normale (40 ore settimanali), ridotto (25 ore) o esteso fino a 50 ore.
Scuola primaria
Sarà possibile iscrivere alle classi prime della scuola primaria i bambini che compiono 6 anni di età entro il 31 dicembre 2021. Potranno essere iscritti anche i bambini che compiono 6 anni dopo il 31 dicembre 2021, ma entro il 30 aprile 2022. In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti.
All’atto dell’iscrizione, le famiglie esprimeranno le proprie opzioni rispetto alle possibili articolazioni dell’orario settimanale che può corrispondere a 24 ore, 27 ore (elevabili fino a 30), o 40 ore (tempo pieno).
Secondaria di primo grado
Nella scuola secondaria di primo grado, al momento dell’iscrizione, le famiglie esprimeranno la propria opzione rispetto all’orario settimanale, che può essere articolato su 30 ore oppure su 36 ore, elevabili fino a 40 ore (tempo prolungato). In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti.
Secondaria di secondo grado
Nella scuola secondaria di secondo grado, le famiglie effettueranno anche la scelta dell’indirizzo di studio, indicando l’eventuale opzione rispetto ai diversi indirizzi attivati dalla scuola. In subordine rispetto all’istituto scolastico che costituisce la prima scelta, si potranno indicare, all’atto di iscrizione, fino a un massimo di altri due istituti.
La nota ricorda alle famiglie che i contributi scolastici sono assolutamente volontari e distinti dalle tasse scolastiche che, al contrario, sono obbligatorie, ad eccezione dei casi di esonero. Le famiglie dovranno essere preventivamente informate sulla destinazione dei contributi, in modo da poter conoscere le attività che saranno finanziate con gli stessi, in coerenza con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).
Per la gestione delle eventuali iscrizioni in eccedenza, ciascuna scuola individuerà specifici criteri di precedenza, mediante delibera del Consiglio di istituto da rendere pubblica prima dell’acquisizione delle iscrizioni stesse. I criteri dovranno essere definiti in base a principi di ragionevolezza come, ad esempio, la viciniorietà della residenza dell’alunno o particolari impegni lavorativi delle famiglie. La nota ricorda che è da evitare il ricorso a eventuali test di valutazione come criterio di precedenza.