Sarà un’invasione di colori, suoni e allegria lungo le strade di Sestu. La macchina organizzativa dell’International Folk Fest è pronta a partire. La
kermesse – organizzata dall’associazione Gruppo Folk “I Nuraghi” e giunta alla 14esima edizione, con il patrocinio dell’Assessorato regionale del turismo, artigianato e commercio e del Comune di Sestu – vedrà protagonisti undici gruppi che metteranno in scena il loro repertorio. Dall’Argentina la Compania de danzas “Petrolero Argentino” all’Ucraina con la Folk dance ensemble “Podyllya” sino al Messico rappresentato dal Ballet Folklorico “Tapatio” ed a Thaiwan con “Taipei folk Orchestra”. E ancora: Paraguay (Elenco artistico “Mita Rory”), dalla Serbia la Folk dance ensemble “Zora” e dalla Colombia la Fundacion cultural “Aires de Pubenza”, il Folk Group “Plomiene” per la Polonia, la formazione “Kresala Basque dance group” dai Paesi Baschi, dall’Armenia Dance group “Mush Lerneciner” ed i padroni di casa de “I Nuraghi” a portare alto il vessillo dei Quattro mori. Il preludio della rassegna lunedì 30 alle 19 – nell’aula consiliare di via Scipione al centro di Sestu – con la conferenza stampa di presentazione dei gruppi. Le formazioni si esibiranno poi nella piazza Salvo D’Acquisto. Sarà solo l’inizio di un crocevia di tradizioni, usi e costumi popolari. La cittadina ai piedi della Carlo Felice diventerà infatti la capitale del folclore, con balli, canti e danze da tutto il mondo che avranno come scenario suggestivo il Parco Comunale “Efisio Marcis”, tra via Fiume e via Sardegna. Le serate dedicate alle esibizioni dei diversi gruppi presenti alla rassegna si terranno da giovedì 2 a sabato 4 agosto – con inizio alle 21.30 – sotto la regia di Ottavio Nieddu. Sul palco le coreografie delle formazioni, con suoni, balli e musiche che promettono di conquistare gli spettatori. Per il presidente dell’associazione gruppo folk “I Nuraghi” Pierpaolo Angioni: “Questi quattro giorni dedicati all’evento International Folk Fest rappresentano un formidabile richiamo dal punto di vista turistico per Sestu e per la nostra Isola”. Durante le giornate in Sardegna le formazioni coinvolte nella manifestazione avranno infatti modo di visitare gli scenari più suggestivi dal punto di vista ambientale: “Un’attrattiva dalle ricadute importanti – conclude Angioni – con i gruppi che arrivano da fuori che restano incantati dagli aspetti culturali ed enogastronomici della Sardegna. Non è un caso che molti dei componenti decidano poi di tornare con famiglia e amici al seguito”.