Il comune di Sestu il 9 novembre scorso, ha emanato un provvedimento di autorizzazione alla ditta S.E.A.L. S.R.L. con sede legale a Cagliari, per la realizzazione di un complesso commerciale costituito da due corpi di fabbrica, nei quali avverrà la vendita al dettaglio di prodotti alimentari e non alimentari, con i seguenti valori: totale superficie di vendita mq 4687, di cui mq 1087 settore alimentare e mq 3600 settore non alimentare, superficie totale dell’esercizio mq 5830,37. Il cantiere, si trova tra “Shangai Group”, fronte McDonald’s di fronte al quartiere Cortexandra, ai bordi dell’ex SS.131, a poche centinaia di metri di distanza dal Centro Commerciale “La Corte del Sole”.
A breve, avremo un nuovo grande complesso commerciale, che sarà adibito a grande distribuzione organizzata nell’area della ex 131. La procedura autorizzativa, ha avuto inizio con la Conferenza dei Servizi presso l’Assessorato Regionale al Turismo, Artigianato e Commercio a ottobre 2014, ed arrivata ora alla conclusione positiva per la ditta richiedente, ci fa constatate l’impossibilità della Regione Sarda a bloccare il processo ormai inarrestabile della diffusione dei mega centri commerciali che vanno a disturbare piccoli e medi esercenti i quali con grande fatica riescono a tenere sollevate le serrande. La Confesercenti Provinciale di Cagliari, già da tempo mette in risalto che nell’area metropolitana di Cagliari, vi è una concentrazione di GDO che non è presente neppure nelle regioni italiane più sviluppate come la Lombardia ed ha espresso con forza la sua contrarietà a qualsiasi tipo di nuova grande distribuzione organizzata, che determinerebbe l’impoverimento del tessuto economico della città e dei comuni limitrofi.
Il dado è tratto, oramai non c è più spazio per le discussioni, speriamo che la nascita del negozietto non funga da spauracchio che potrebbe portarli ad abbassare per sempre le saracinesche. Auspichiamo solo che a Cagliari e hinterland si faccia qualcosa di più concreto per rivitalizzare il centro storico e ridare speranza alla rete distributiva fatta da centinaia di piccole imprese anche a conduzione familiare. E non parliamo del traffico automobilistico della zona che con il nuovo centro commerciale pone le premesse per creare ingorghi inimmaginabili in una zona già molto trafficata.