CAGLIARI POST

Si conclude ad Ales Pedras et Sonus: domani concerto della violinista Adele Madau

Ultima tappa nell’oristanese per la quarta edizione di Pedras et Sonus, il festival diretto dalla musicista mogorese Zoe Pia, che quest’anno ha disseminato i suoi concerti nei territori del Parte Montis e Marmilla. Sipario sulla manifestazione domani (martedì 24 agosto) alle 18.30 ad Ales, nuovo centro entrato a far parte della famiglia del festival, dove nella località Acqua Frida si esibirà la violinista e compositrice Adele Madau con il suo progetto The Soul of Object. L’artista cagliaritana esplorerà le possibilitá sonore di vari oggetti quotidiani, amplificandoli e rielaborandone il suono, ricercandone l’anima e la loro interazione con il violino, attraversando composizioni che spaziano dal rock alla musica minimale, dal flamenco alla samba, fino alla musica contemporanea.
Classe 1987, Adele Madau si diploma in violino al Conservatorio di Musica di Cagliari, perfezionandosi con Mila Cortisella. Ha studiato composizione e musica jazz con Bruno Tommaso e musica contemporanea con Enzo Porta. Dopo le prime esperienze lavorative come violinista classica, si dedica alla musica improvvisata e alla composizione. Nel 2006 crea la performance “Concerto di suoni e sapori”, un connubio di musica e cucina che viene presentato con successo in varie cittá del mondo (New York, Taipei, Santiago del Chile, San Salvador, Londra, Roma, Bologna, Torino e Cagliari). Ha suonato con numerosi musicisti tra i quali Lucio Dalla, Enzo Favata, Bruno Tommaso, Giancarlo Schiaffini, Michel Godard, Tim Hodginkson, Victor Nubla, Alessandro Bosetti e Rita Marcotulli. Compone musica e suona dal vivo per la danza e il teatro, collaborando con numerosi registi e coreografi tra i quali Carlus Padrissa (Fura de Baus) Sol Picò, Vero Cendoya, Enrique Vargas (Teatro de los sentidos), Tery Weykel, Ornella D’Agostino, Gabriella Maiorino, Mar Gomez, Tina Halford. L’artista cagliaritana vanta al suo attivo la partecipazione a numerosi festival internazionali. INFO E BIGLIETTI – I concerti del Pedras et Sonus festival sono a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria nel sito www.eventbrite.it o contattando il numero 379 1579897; per accedere a ogni evento sarà necessaria l’esibizione del green pass. I posti a sedere saranno limitati e distanziati, nel rispetto delle norme anti-covid. Maggiori informazioni nei canali social del festival e attraverso il sito www.pedrasetsonus.it Il festival Pedras et Sonus è organizzato dall’omonima associazione, con il sostegno dell’Unione dei Comuni Parte Montis, della Fondazione di Sardegna, di Corsica e Sardinia Ferries, dei Comuni di Ales, Curcuris, Gonnostramatza, Masullas, Mogoro, Pau, Pompu, Siris e Simala, in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari – Corso in Produzione Multimediale, del Conservatorio “F. Venezze” di RovigoConservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari, SIAE, Bar “La Fortezza”, Nuraghe Cuccurada, Grafik Art, Cantina “La Giara” di Usellus, Penty Pianoforti, Festival Internazionale Time in Jazz, Il Jazz va a Scuola, Alessandra Curreli – artigiana e designer, Fiera dell’Artigianato Artistico della Sardegna, Associazione Musicale Mogorese, F.A.S.I., I-Jazz, Caligola Record, Tiscali e Unica Radio. IL FESTIVAL – Il festival Pedras et Sonus nasce nel 2018 da un’idea della musicista e compositrice mogorese Zoe Pia, tra i più giovani direttori artistici in Sardegna (nasce, infatti, nel 1986) ed è sostenuto fin dal primo momento dall’Unione dei Comuni Parte Montis e dalla Fondazione di Sardegna. Nelle sue prime edizioni ha ospitato artisti del calibro di Antonello Salis, Mauro Ottolini, Baba Sissoko, Njamy Sitson, Paolo Angeli, Bebo Ferra e Ada Montellanico, costruendo e ampliando collaborazioni con importanti realtà come  l’Università degli Studi di Cagliari, il Festival Internazionale Time in Jazz, il Conservatorio di Musica G.P. da Palestrina di Cagliari e il Conservatorio di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo. La kermesse rivolge una particolare attenzione al coinvolgimento attivo delle nuove generazioni di bambini e ragazzi e delle nonne, attraverso laboratori specifici (sensibilizzazione all’arte del riciclo, all’utilizzo della lingua sarda, allo sviluppo di valori di rispetto reciproco), oltre che alla valorizzazione dell’arte in ogni sua molteplice accezione, in costante dialogo con le varie e innumerevoli realtà locali. 

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