

Portovesme. “La Sider Alloys non riparte, nonostante gli impegni assunti dall’azienda che, in queste ore, ha comunicato ai lavoratori un nuovo ricorso alla cassa integrazione a partire dal 24 marzo. Il Governo e la Regione non possono accettare questa decisione, di certo non l’accetteremo noi né gli operai”. Lo afferma il segretario della FSM Cisl del Sulcis Iglesiente, Giuseppe Masala, che riporta quanto comunicato dalla Sider Alloys in queste ore. “L’azienda ha inviato un messaggio con il quale fa sapere che, vista l’impossibilità temporanea di riprendere a breve le normali attività aziendali, deve ricorrere alla Cig da lunedi 24 e fino a nuova comunicazione. Non è sostenibile un simile comportamento – attacca Masala -, ancor più a fronte degli impegni assunti con l’Accordo di programma del 2018 sottoscritto dal ministero, dalla Regione Sardegna, da Invitalia e dalla Sider Alloys.
Nulla di quanto previsto è stato portato avanti sul fronte del revamping e per il rilancio dell’ex Alcoa, ma al contempo è peggiorata la situazione dei lavoratori, con stipendi che saltano e ora la cassa integrazione. E’ evidente – prosegue il segretario FSM – che allo stato attuale Sider Alloys, dopo 8 anni, non è in grado di garantire non solo gli stipendi e l’attuale occupazione, ma neanche di avviare programmi e progetti reali di sviluppo. A questo punto il Governo deve garantire, per la quota di proprietà di Invitalia, interventi concreti di rilancio, da attuare in tempi brevi e certi, anche bypassando l’attuale maggioranza societaria di Sider Alloys.Il MiMit – conclude Masala – richiami immediatamente l’azienda, basta perdere tempo e buttare risorse”.
