
Silvia Romano, liberata ieri dopo 18 mesi di sequestro tra Somalia e Kenya, è tornata in Italia. Il suo volo è atterrato intorno alle 14 all’aeroporto di Ciampino. La giovane cooperante è rientrata a bordo di un aereo dell’Aise (il servizio segreto per la sicurezza esterna) partito dalla Somalia, dove era stata liberata con un’operazione avvenuta nei pressi di Mogadiscio. La giovane è scesa dalla scaletta dell’aereo indossando una veste tradizionale islamica verde. Sul volto una mascherina come protezione contro il Coronavirus, che ha tolto momentaneamente per sorridere e salutare. Poi un lungo abbraccio con i genitori e la sorella. “Sono serena. Durante il sequestro sono stata trattata sempre bene”, ha raccontato ai magistrati della Procura di Roma. A loro ha confermato la sua conversione all’Islam, che ha definito “non forzata”, e ha negato di essere stata costretta a sposarsi.
“Sono stata forte – ha detto la 24enne ai genitori appena arrivata -. Sto bene per fortuna, fisicamente e mentalmente, sono felicissima, ora voglio stare solo con la mia famiglia”. La giovane, secondo quanto si apprende, è stata sottoposta al test sul Coronavirus. Ad attenderla a Ciampino anche il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Al suo arrivo a Ciampino Silvia Romano si è fatta fotografare, sorridente, con Conte, Di Maio e i suoi familiari. Poi ha di nuovo abbracciato i genitori, visibilmente commossi. La cooperante ha salutato il premier toccandosi i gomiti, come imposto dalle regole anti-Covid. Con i genitori e la sorella invece ci sono stati lunghi abbracci. La mamma ha anche tolto la mascherina per baciare la figlia e stringerla a sé. (https://tg24.sky.it/)
