’Associazione sarda contro l’emarginazione (ASCE) riporta in Sardegna Ascanio Celestini e il suo monologo ‘I Parassiti – un diario nei giorni del Covid-19’. L’attore, autore e regista romano sarà al Teatro Civico di Sinnai sabato 13 ottobre 2022, dalle 21.
“Come associazione – spiegano gli organizzatori – riteniamo che la lotta a tutti i tipi di emarginazione e di esclusione debba essere anche un fatto culturale oltre che sociale e politico. In egual misura riteniamo che Ascanio Celestini, uno dei più popolari interpreti del teatro di narrazione, sia uno dei personaggi, del mondo della cultura, più adatti a rappresentare l’emarginazione come fenomeno in negativo dei nostri tempi”.
Per quanto concerne lo spettacolo, è lo stesso Celestini a descriverlo cosi:
“Siamo stati presi di sorpresa dalla pandemia, ma l’abbiamo interpretata. Ci hanno mostrato la fotografia del parassita e anche i numeri, le carte geografiche che cambiano colore con la diffusione del virus e i grafici. Abbiamo un’idea razionale della malattia.
La gestiamo così bene che qualcuno la sta persino negando. Ma quel numero così alto di morti ci ha disorientato. E all’inizio abbiamo pensato che fosse proprio il numero, la quantità. E invece è una questione di qualità. Non siamo più preparati per la morte. I cadaveri non ci fanno una grande impressione. Non ci perturbano più di tanto. Ma siamo sconvolti dal nulla che se li porta via. Non sappiamo che fare. E se ci tolgono il corpo del defunto siamo completamente spaesati. Mia madre e mia nonna avrebbero messo in moto tutta una serie di riti piccoli e grandi, consapevoli e inconsapevoli. Avrebbero saputo cosa cucinare e come, cosa bere e mangiare, chi chiamare e quali parole dirgli, come e dove e quando pregare. Noi no. Noi abbiamo bisogno delle cose materiali. Senza il corpo del morto restiamo immobili con la testa vuota.
Così mi sono messo a raccontare e a scrivere. A fare qualcosa che non avesse un corpo. Perché il lutto è immateriale come la memoria, le parole, i sogni. Abbandonare le proprie abitudini – quando la realtà cambia così rapidamente e in modo tanto incomprensibile – è forse lo sforzo più complesso che l’emergenza sanitaria ci ha richiesto. Uno sforzo ancora maggiore se, come accade ai protagonisti di questi tre racconti di Ascanio Celestini, hai riposto gran parte dei tuoi desideri nella quotidianità.
Ciascuno di loro a suo modo è incapace di scendere a patti con l’inevitabile, con la rinuncia, con la perdita; convinto che basti negare il dolore per farlo sparire. Sono personaggi a cui è impossibile non volere bene, ostinatamente e umanamente aggrappati a una passeggiata, a un mazzo di fiori, a un abbraccio, a un ricordo. Personaggi che, come è accaduto a tutti noi, scopriranno quanto smettere di farsi domande non valga mai la pena – anche quando non si hanno risposte.”
Il costo del biglietto è di 10 euro, il ricavato andrà a sostegno delle attività dell’ASCE.
Per prenotare i posti, occorre scrivere a: prenotazioni@asceonlus.org.