Viaggio nell’universo femminile fra teatro e musica, letteratura e arti visive con la XIX edizione del Festival “Il Colore Rosa” organizzato da L’Effimero Meraviglioso con la direzione artistica di Maria Assunta Calvisi: per sette sere, da lunedì 22 fino a domenica 28 luglio al MuA / Museo e Archivio di Sinnai si alterneranno spettacoli, recitals e concerti oltre agli incontri con gli artisti, con l’inaugurazione di una mostra “a tema” e le presentazioni di libri su antiche e moderne eroine, tra storie vere o inventate. Il Festival “Il Colore Rosa” affronta questioni di scottante attualità – dal ruolo e la condizione delle donne nella società, alla maternità e alla ricerca della propria identità – senza dimenticare l’amore, il sentimento più universale e le altre umane passioni, in un’indagine sull’animo femminile nelle sue diverse sfaccettature, tra luci e ombre, vaghe inquietudini e personale ricerca della felicità. Sotto i riflettori artiste come Vladimir Luxuria, Caterina Casini, la cantante Irina Arozarena, le attrici Emanuela Lai, autrice e interprete insieme con Elio Turno Arthemalle di “Mammasantissima” e Salima Balzerani in “Arianna nel labirinto” di Vito Biolchini (entrambi gli spettacoli debuttano in prima nazionale a Sinnai), ma anche Daniel Dwerryhouse alle prese con “Il diario di Eva” di Mark Twain e ancora le variazioni cechoviane de “Sa Risposta” di e con Virginia Garau e Daniela Melis, in una inedita versione di “Una domanda di matrimonio”.
Nel ciclo di incontri – alle 19.30 – la parola a pittrici come Serena Fazio e scrittrici come Tiziana Pili, autrice del romanzo “Latte e Inganno”, Cecilia Parodi che racconta il dramma della Palestina in “Bahar Gaza. Il mare di Gaza” e Rossana Copez che rievoca una figura storica in “Adelasia, Judikissa di Torres” sullo sfondo del Medioevo dell’Isola. S’intitola “La donna: l’essere umano, la lavoratrice, la madre e la tutela giuridica” il saggio di Roberto Pusceddu, professione avvocato, che mette al centro la condizione femminile dal punto di vista della legge mentre è una donna di forte temperamento, che gira armata di pistola in sembianze «di fattucchiera e di dea», Candida Mara, protagonista de “La Cantadora”, romanzo d’esordio di Vanni Lai.
Il XIX Festival “Il Colore Rosa” spazia tra le arti della scena e i linguaggi del contemporaneo, per offrire una panoramica il più possibile vasta e aperta alle più diverse sollecitazioni e visioni di una cultura declinata al femminile alle soglie del terzo millennio, non escludente ma inclusiva, in bilico tra memoria e futuro. Tra note (auto)biografiche e riletture del mito, attrici e cantanti insieme ai loro colleghi propongono interessanti spunti di riflessione sulle diverse incarnazioni e proiezioni dell’universo muliebre, su che cosa significhi, concretamente e nell’immaginario, essere donna oggi, nelle diverse regioni del pianeta, mettendo a confronto situazioni e epoche differenti, alla luce di una nuova consapevolezza e autonomia di pensiero a fronte di ingiustizie e pregiudizi, in una pluralità di narrazioni e punti di vista in bilico tra il pathos della tragedia e l’ironia della commedia.