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Siria. Medici Senza Frontiere avvia attività mediche al confine per le persone in fuga dal conflitto

Medici Senza Frontiere (MSF), assiste senza sosta le persone in fuga dal conflitto in Siria nord-orientale verso l’Iraq, attraverso attività di pronto intervento sanitario in un sito di accoglienza lungo il confine e sta valutando i bisogni di salute mentale nel campo di Bardarash, nel Kurdistan iracheno.

Finora sono più di 5.300 le persone che hanno attraversato il confine tra la Siria e l’Iraq dall’inizio del conflitto, con oltre 500 nuovi arrivi al giorno negli ultimi sei giorni, la maggior parte da Ras-Al-Ayn e Qamishli.

Marius Martinelli, coordinatore di MSF nell’area dichiara: “Dopo l’inizio dei combattimenti in Siria nord-orientale, abbiamo subito valutato diverse località lungo il confine con l’Iraq, tra cui siti di accoglienza e campi dove abbiamo saputo che sarebbero stati ospitati i rifugiati. In questi casi valutiamo le infrastrutture dei siti e i servizi disponibili, e ci coordiniamo con altri attori e autorità locali per definire e implementare il più rapidamente possibile le attività più importanti per le persone in arrivo”.

Attualmente le équipe di MSF gestiscono due cliniche mobili che forniscono cure mediche di base, primo soccorso psicologico e screening nutrizionali e si stanno preparando per un possibile aumento delle persone in arrivo.

Nel sito in cui lavoriamo, stanno arrivando persone in condizioni di salute relativamente accettabili. Finora non abbiamo individuato feriti di guerra e in generale le condizioni nutrizionali dei bambini e degli adulti sono nella norma. Abbiamo riscontrato problemi di salute minori, legati per lo più al lungo viaggio a piedi intrapreso dalle persone. Tra questi, problemi della pelle, infezioni respiratorie, diarrea e dolori generalizzati. La maggior parte delle persone visitate all’arrivo dalle nostre équipe di salute mentale presentavano segni di depressione e ansia”.

Alberto Porcu Zanda

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