Siria. I venti di guerra soffiano sempre più forte. L’abbattimento di un caccia militare siriano da parte delle forze Usa, ieri in Siria, è una “flagrante aggressione che mostra inequivocabilmente la reale posizione degli Stati Uniti in sostegno al terrorismo” che “mina la capacità” delle forze di Damasco di combattere l’estremismo in tutto il Paese. Lo afferma il comando generale siriano. Ieri, per la prima volta, gli Stati Uniti hanno abbattuto un aereo siriano che bombardava i combattenti della coalizione vicino Raqqa. Il pilota, afferma Damasco, è “disperso”.
Mosca è “preoccupata” per l’abbattimento del jet siriano da parte degli Stati Uniti e mette in guardia Washington da nuovi attacchi alle forze governative siriane. Così il vice ministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov a Interfax. “L’attacco diretto a un aereo dell’aviazione governativa siriana è l’ulteriore passo verso un’escalation pericolosa. Stiamo mettendo in guardia Washington dall’utilizzo di simili metodi in futuro”, ha detto Ryabkov. “Qualunque oggetto aereo, inclusi i jet e i droni della coalizione internazionale, identificato a ovest dell’Eufrate sarà seguito dai mezzi antiaerei russi, sia terrestri sia aerei, come bersaglio aereo nelle aree in cui l’aviazione russa è in missione di combattimento nei cieli siriani”: lo annuncia il ministero della Difesa russo in risposta all’abbattimento di un jet siriano da parte delle forze Usa.
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