Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, collegato in videoconferenza con i giornalisti ha fatto sapere che la questione sul passaporto sanitario sarà definita entro venerdì prossimo. “Nel frattempo – ha spiegato – ci sarà stata la seduta della Conferenza delle Regioni chiamata ad approvare uno specifico ordine del giorno proposto da noi in materia di test e di possibilità di farli in laboratori pubblici o privati”.
La Sardegna, ha ricordato il governatore, “chiede una semplice certificazione da rilasciare in tutta Italia, liberamente, e al Governo chiediamo che prenda le dovute iniziative perché nei laboratori pubblici o privati di tutto il Paese si possa fare un test che certifichi la negatività al Covid-19”. Perché il passaporto sanitario è così importante? “La nostra è una terra molto attrattiva – ha argomentato Solinas – gli arrivi che pensiamo di registrare sono attorno ai 2,5 milioni. Non attuare alcun controllo è un lusso che non ci possiamo permettere”.
“Abbiamo già previsto due scenari alternativi se il Governo dovesse dire no al sistema del passaporto sanitario proposto dalla Sardegna. Illustrerò le specifiche venerdì prossimo, sino ad allora lavoreremo con tenacia per affermare il modello principale da noi proposto”. Due alternative che, comunque, spiega il governatore, “consentiranno gli arrivi in Sardegna grazie a un sistema di controlli attraverso le app e le autocertificazioni da compilare in aereo o nave”.
Insomma, una “pre-indagine epidemiologica”, tale da permettere il transito in tutta l’Isola. Ovviamente, ha sottolineato Solinas, “il sistema sanitario regionale sarà approntato in modo tale da gestire qualsiasi emergenza”. Il presidente ha ripetuto che “la Regione è al fianco degli operatori per garantire certezze al mercato e fin da ora possiamo dire con certezza che arrivare in Sardegna si può”. Infine un passaggio sui residenti che lasciano l’Isola. Avranno bisogno della certificazione per tornare? “Per chi entra ed esce con frequenza per lavoro – è la risposta di Solinas – è già prevista una speciale esenzione, e la vita di questi soggetti non verrà complicata”.