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Soros attacca Salvini e gli italiani. Merkel “L’Italia lasciata sola”

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In un’intervento sul Corriere, il finanziare George Soros parla delle dinamiche interne della politica italiana: “Quello che proporranno verosimilmente

supererà i limiti imposti dagli accordi in vigore e ciò potrebbe portare a una nuova crisi politica. Il governo potrebbe cadere, innescando un ritorno a elezioni alla fine di quest’ anno o all’ inizio del prossimo”. Poi Soros manda però un messaggio chiaro all’Europa mettendola in guardia dalle politiche del rigore e soprattutto dalle critiche riservate all’Italia negli ultimi tempi: “In Europa c’è una tendenza a sfruttare l’occasione per impartire una lezione all’Italia. È un’attitudine espressa di recente da Günther Oettinger, il commissario Ue al bilancio. Ho speranza che la Commissione modificherà queste prime, frettolose impressioni quando si renderà conto delle conseguenze. Se la Ue adotta questa linea si scava la fossa da sola, provocando una reazione negativa da parte dell’ elettorato italiano, che a quel punto rieleggerebbe Lega e M5S con una maggioranza ancora più ampia”.

Infine spiega le ragioni della vittoria di Salvini: “Storicamente l’Italia è stata molto aperta non solo ai rifugiati politici, ma anche agli immigrati economici. Ciò è cambiato solo quando la Francia e l’Austria hanno sigillato i confini e Matteo Salvini si è costruito la vittoria incitando il pubblico contro gli stranieri, sono molto preoccupato hanno detto che sono a favore della cancellazione delle sanzioni contro la Russia”. Putin “cerca di dominare l’Europa, non vuole distruggerla ma sfruttarla perché ha la capacità produttiva, mentre l’economia russa sotto Putin può solo sfruttare le materie prime e le persone”. E’ “una forte minaccia e sono davvero preoccupato, c’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin. Non so se Putin effettivamente finanzia il suo partito, questa è una questione che l’opinione pubblica italiana ha il diritto di approfondire, l’opinione pubblica italiana ha diritto di sapere se Salvini è a busta paga di Putin”.

La risposta di Salvini non si è fatta attendere. “Non abbiamo mai ricevuto una lira, un euro o un rublo dalla Russia, ritengo Putin uno degli uomini di Stato migliori e mi vergogno del fatto che in Italia venga invitato a parlare uno speculatore senza scrupoli come il signor Soros”, ha tuonato il ministro dell’Interno. 

Intanto, in Europa, un po tutti, iniziano a riconoscere che l’Italia ha un problema con l’immigrazione che non può risolvere da sola, tanto meno accogliendo tutti, come sostiene la sinistra. “Dobbiamo trovare una risposta europea alle sfide migratorie. L’integrazione può riuscire, dobbiamo costruire insieme una risposta di accoglienza perché siamo una società aperta. Non si possono dare risposte puramente nazionali perchè non funzionano”, spiega il commissario europeo agli Affari Economici e Finanziari Pierre Moscovici, in un’intervista a “Mezz’ora in più” su Raitre. Toni morbidi anche con il governo grillo-leghista: “Il dialogo può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano”.

Sarà un caso, ma nelle stesse ore in cui Matteo Salvini ribadiva la linea dura sul tema degli ingressi, perfino la cancelliera tedesca Angela Merkel recitava una sorta di mea culpa in salsa europea, in un’intervista rilasciata nell’edizione domenicale della Fas, la “Frankfurter Allgemeine Zeitung”. “La sicurezza delle frontiere, la politica di asilo comune e la lotta alle ragioni dell’esodo dei migranti sono la vera questione esistenziale per l’Europa. Parte dell’insicurezza in Italia ha la sua origine proprio dal fatto che gli italiani, dopo il crollo della Libia, si sono sentiti lasciati soli, nel compito di accogliere così tanti migranti. Abbiamo bisogno di un sistema comune dell’asilo e misure comparabili nella decisione su chi rimane e chi no”.

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