La mancata investitura di Pedro Sánchez causerà la paralisi della Spagna nei prossimi mesi e la conseguenza sarà l’impossibilità da parte del governo di iniziare l’elaborazione del bilancio dello Stato generale (PGE) del 2020 .
Prima della fine di luglio, dovrebbe essere presentato un massimale di spesa anche se risulta molto difficile a detta di fonti autorevoli del Ministero delle finanze . Dopo questo passaggio dovrebbe esserci la consegna del progetto di bilancio al Congresso dei deputati, la cui scadenza entro il periodo ordinario è il 1 ottobre e che, vista la situazione politica, sembra molto improbabile che venga rispettata. Il risultato, quindi, è che l’economia spagnola dovrà affrontare una nuova estensione di bilancio nel 2020, che si aggiunge a quelle già subite nei tre anni precedenti. Il 2015 è stato l’ultimo anno in cui le scadenze ordinarie sono state rispettate.
Dal Ministero delle finanze, tuttavia, c’è ancora una esigua speranza che i bilanci possano entrare in vigore nel rispetto dei tempi. Se a settembre, l’investitura di Sánchez avesse successo, spiegano, una delle prime decisioni del presidente sarebbe quella di elaborare i conti e il dipartimento che dirige María Jesús Montero. La stessa Montero aveva già comunicato lo scorso giugno che il suo ministero aveva smesso di lavorare sui bilanci del 2019 per concentrarsi su quelli del 2020.