Sui Generis 2024. Parità di genere e Intelligenza artificiale: “Sarebbe folle alimentarla con le diseguaglianze esistenti”

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Sui Generis 2024, venerdì e sabato scorso a Cagliari, si è dibattuto di inclusione, lavoro, privacy ed etica: servono 132 anni per avere uomini e donne alla pari, aspetto rimarcato
negli interventi dei circa settanta relatori provenienti da centri di ricerca, università, ordini professionali. “Le giornate cagliaritane delle pari opportunità” si sono aperte con temi attuali. Da “L’Intelligenza artificiale etica e inclusiva” a “Competenza professionale e Ia”, “Formazione professionale e Ia”, “Ia ed ed etica professionale, il rapporto con l’utenza”. La due giorni tenutasi a Sa Manifattura è stata organizzata dagli Ordini professionali di medici, avvocati, commercialisti e psicologi. Iscritte e iscritti agli Albi professionali
hanno avuto i crediti Ecm. “Da dieci anni costruiamo un confronto che evidenzia quanto ci sia da fare sulle problematiche delle parità. Dobbiamo evitare che l’Ia da opportunità diventi un motivo che genera disparità” dice Anna Rita Ecca, consigliera Ordine medici di Cagliari. Rosanna Mura (Ordine degli avvocati) rilancia “I temi della parità devono contaminare l’Intelligenza artificiale che impara da quel le forniamo: non possiamo rischiare che copi le discriminazioni esistenti”. Ed è stato questo uno dei concetti più dibattuti. “L’Intelligenza artificiale è tra noi e il suo ruolo nelle professioni sarà impattante. Nelle novità
sociali va evitato il permanere di stereotipi, per esaltare le opportunità con norme moderne in una società civile e democratica” aggiunge Angela Quaquero, presidente Ordine regionale psicologhe. Per Emilio Montaldo, rieletto alla guida dell’Ordine medici e odontoiatri della provincia di Cagliari, serve uno sforzo professionale collettivo anche “nel far valere le proprie forze, esaltando competenze e capacità di intervento.
Purtroppo, ancora oggi per le donne c’è un pezzo di salita in più da compiere. I dati? Utili per una diagnosi più precisa”. Monica Toraldo di Francia, bioeticista e filosofa della scienza, non ha dubbi: “Guardiamo con fiducia alle grandi opportunità. L’Ia può discriminare le donne, in quanto tali e se anziane, in quanto assenti. Parliamo di un’area di tecnologie in costante evoluzione, molto difficile da normare e la privacy non esiste più. Stiamo all’erta”. Martina Olla, presidente Commissione pari opportunità degli avvocati, spiega: “Nel nostro Ordine l’Ia, che nel trattamento dei dati modificherà il nostro lavoro, viene poco percepita”. Per le avvocate taglia corto Susanna Pisano: “Lavoriamo per far sì che l’Intelligenza artificiale da opzione del millennio non diventi una disgrazia!”.
“Sui Generis” ha avuto i patrocini da Consiglio regionale, Regione Sardegna, Comune di Cagliari, Fnomceo, Consiglio nazionale forense. Al centro del dibattito, anche la violenza di genere nel mondo digitale. “Senza scordare uno status quo indegno di una società civile: sono necessari 132 anni, come emerge dal rapporto Global gender gap 2022, per raggiungere la piena parità di genere” sintetizza Susanna Pisano (Ordine dei giornalisti). La segreteria scientifica, con Tina Baldussi, Anna Rita Ecca, Rosanna Mura, Martina Olla, Susanna Pisano e Angela Quaquero per i quattro Ordini professionali coinvolti, ha chiuso
con soddisfazione i lavori: “C’è stata una risposta puntuale di colleghe e colleghi. Puntiamo ad abbattere prospettive che vedono le donne penalizzate, svilite, pagate meno e con possibilità di carriera inferiori ai colleghi maschi. Abbiamo coinvolto con successo nell’evento le principali istituzioni al tavolo dei lavori”.
Mercati del lavoro ed etica professionale. Intelligenza artificiale e discriminazioni gender e
previdenza, diritti, inclusione, competenze e privacy con i relatori, Guido Alpa, Walter Anedda, Adriana Augenti, Marcella Autiero, Barbara Barbieri, Maria Novella Campagnoli, Elisabetta Camussi, Chiara Canali, Alessandra Dalla Bona, Silvia De Simone, Giampaolo Di Marco, Manuela Fanni, Massimo Farina, Anna Maria Ferrari, Paolo Giacomazzo, David Lazzari, Milena Liuzzi, Francesco Mola, Federica Pinna, Luisa Puggioni, Elena Rainò, Vincenzo Rundeddu, Alessandra Ruberto, Luca Saba, Gianni Serra, Elena Spina, Lucia Secchi Tarugi, Alberto Vacca e Teresa Zambon.

Nella foto, Monica Toraldo di Francia, Francesco Mola e Angela Quaquero

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