Sulcis-Iglesiente. Sbarchi di stranieri: la Polizia di stato arresta un algerino

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Sulcis-Iglesiente. Imponente anche stavolta è stato l’impegno profuso da parte della Polizia di Stato in occasione dei recenti episodi di sbarchi cosiddetti “diretti” di stranieri nelle coste del Sulcis-Iglesiente.

In soli questi ultimi due giorni, a seguito del rintraccio dei cittadini stranieri nelle varie località del Sud-Sardegna da parte degli agenti del Commissariato di Carbonia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, sono stati trasferiti presso il C.P.S.A. di Monastir 91 algerini (90 uomini e una donna). Per gli stessi è stata avviata la procedura che consiste, oltretutto, nell’attenta osservanza delle misure di antiterrorismo.

Dalla mattinata di ieri, infatti, sono state effettuate le visite mediche da parte dei medici della competente A.S.L. ed è stata svolta una incessante attività di identificazione, preceduta da specifici controlli di sicurezza, da parte dei poliziotti della Polizia Scientifica e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Cagliari. Tutto questo corroborato dalla cornice di sicurezza garantita dagli uomini del XIII Reparto Mobile Sardegna, che hanno curato anche le scorte verso il porto di Cagliari di coloro ai quali è stato notificato l’ordine di respingimento del Questore e che si sono imbarcati per varie destinazioni della penisola.

Proprio grazie a questa attività di identificazione, i poliziotti hanno potuto accertare che uno degli stranieri sbarcati in queste ultime ore, in particolare uno tra i cinque rintracciati a Carlo Forte nelle serata di ieri, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel 2017 (per l’espiazione di 1 anno, 8 mesi e 17 giorni), nonché di un ordine di esecuzione di custodia cautelare in carcere, entrambi emanati a seguito di attività di indagine della Procura di Bologna ed entrambi per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. A seguito degli ulteriori approfondimenti compiuti dagli investigatori della Squadra Mobile, Hamade Nabil, algerino, classe 1972, è stato accompagnato, dunque, presso la Casa Circondariale di Uta. 

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