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Sull’Europa, avanza la destra

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L’Austria va a destra. Il partito dei popolari ‘Oevp’ – guidato da Sebastian Kurz (31 anni, a breve il più giovane capo del governo in Europa) – ha ottenuto più del 31% dei voti, oltre sette punti in più

rispetto alle ultime elezioni. I nazionalismi stanno però continuando a sedurre una parte della popolazione di diversi Paesi del Vecchio Continente, facendo di temi quali anti-immigrazione e anti-Europa il proprio punto fermo.

GERMANIA – A fine settembre l’ultradestra di ‘Alternative fuer Deutschland’ (Afd) guidata da Alexander Gauland è entrata in Parlamento dopo aver dimostrato di essere il terzo partito del Paese. L”Afd’ – fondata appena 4 anni fa – è uscita dalle elezioni federali con il 12,6% dei voti, assicurandosi una rappresentanza di oltre 80 deputati al Bundestag.

UNGHERIA – Viktor Orban è stato eletto per il suo terzo mandato a maggio 2014 con i voti favorevoli dei 130 deputati del suo partito ‘Fidesz’ e degli alleati Cristiano-democratici; contrari i 57 deputati dell’opposizione. Il voto gli ha permesso di confermare la maggioranza dei due terzi dei seggi che ha usato nel precedente mandato.

FRANCIA – La presidente del ‘Front National’ Marine Le Pen – dopo aver sfidato Emmanuel Macron alle presidenziali (prendendo circa 3 milioni di voti al primo turno) – è entrata per la prima volta all’Assemblea nazionale, eletta nel seggio parlamentare di Pas-de-Calais con circa il 58% dei voti. In Assemblée Nationale, ‘Fn’ ha 7 seggi grazie agli oltre 2 milioni e 900mila voti presi alle elezioni.

REPUBBLICA CECA – Con il voto fissato al 20 e 21 ottobre per rinnovare la Camera dei deputati, come già avvenuto in Germania e Austria, sembra che anche nella Repubblica Ceca si stia avvicinando una svolta a destra con il partito ‘Ano 2011’ (‘Azione dei Cittadini Insoddisfatti’) sostenuto da una parte dell’opinione pubblica stanca dell’ondata migratoria degli ultimi anni. Fondato nel 2012 da Andrej Babis, ha ottenuto un ottimo risultato alle elezioni parlamentari del 2013 con il 18,7% e 47 deputati.

POLONIA – C’è il governo nazionalista di Beata Szydlo controllato da ‘Diritto e Giustizia’ (PiS), partito di destra ed euroscettico a cui appartiene il presidente polacco Andrzej Duda. Il movimento conservatore anti-Ue fondato nel marzo 2001 dai gemelli Lech e Jarosław Kaczynski si è imposto alle parlamentari dell’ottobre 2015 ottenendo circa il 39% dei voti.

UCRAINA– Che si è candidata per aderire all’Unione Europea, guidata dai nazisti di Petro Poroshenko che hanno preso il potere nel 2014 con un colpo di Stato armato appoggiato dall’occidente dove è ancora in atto una guerra civile

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