
Sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è disponibile la pubblicazione “Benessere degli/delle Assistenti Sociali in Italia e la Supervisione Professionale”, numero 62 dei Quaderni della Ricerca Sociale. Il volume, curato dalla Fondazione Nazionale Assistenti Sociali (FNAS) con il contributo di diverse Università, presenta i risultati del Progetto di Valutazione della Supervisione LEPS (Livelli Essenziali di Prestazione Sociale), un’indagine approfondita sull’efficacia della supervisione professionale e il suo impatto sul benessere lavorativo degli assistenti sociali.
La ricerca, che ha coinvolto oltre 19.000 assistenti sociali attraverso questionari, interviste e focus group, evidenzia l’importanza della supervisione come strumento per migliorare la qualità dei servizi e supportare i professionisti nel loro lavoro quotidiano. La Supervisione LEPS rappresenta un passo fondamentale per garantire prestazioni sociali adeguate, tutelare il benessere degli operatori e prevenire fenomeni come il burnout, che minano la tenuta del sistema di Welfare.
Tiziana Mori, **ricercatrice e Coordinatrice del Gruppo di Ricerca sulla Salute, Famiglia, Lavoro ed Europa per Arka Eventi Culturali**, sottolinea l’importanza di questo percorso, anche alla luce della sua esperienza istituzionale assessoriale: “L’implementazione di modelli efficaci di supervisione nei servizi sociali non è solo una questione tecnica, ma un elemento chiave per la qualità della vita lavorativa degli assistenti sociali e per l’efficacia del sistema di welfare”. È necessario conclude Mori “un impegno istituzionale forte per rendere strutturali queste misure e garantire un impatto positivo e duraturo. La ricerca evidenzia dati chiari: senza un adeguato supporto ai professionisti, la qualità dell’intervento sociale rischia di compromettersi.”

