Botti di capodanno. La conta dei danni
Quest'anno con il lockdown, i tradizionali botti del 31 dicembre, si sperava sarebbero stati in qualche modo più 'intelligenti'.
Manco per idea, al contrario la città e l'immediato hinterland, dallo scoccare della mezzanotte, è stato rischiarato da numerosissimi fuochi d'artificio e spari di tutti i generi, di forte intensità sonora per oltre un ora (ndr. - mai vista una tale potenza di fuoco, sembrava di essere a Bagdad).
Gli inviti alla prudenza sono rimasti inascoltati con buona pace di cani, gatti e animali domestici che hanno dovuto subire atterriti e tremanti un vero bombardamento acustico senza precedenti.
Non si parli, poi della moria di storni che in tutte le città, anche quest'anno ne ha fatto le spese: pure i volatili purtroppo hanno un cuore che – in casi come questi –...