Uno spettacolo “diesel”, che parte lentamente lasciando perplessi e piano piano decolla, convincendo pienamente: seppur non ortodossa, è questa la metafora più adatta per descrivere “Il Barbiere di Siviglia”, nella interpretazione scenica di Denis Krief, in scena da venerdì 28 settembre al Teatro Lirico di Cagliari. Un allestimento già presentato nel 2001 e che allora aveva riscosso non poche critiche da parte del pubblico, a questo giro più clemente (nonostante qualche protesta all’uscita sul palco del regista). Ambientazione moderna e, in realtà, praticamente atemporale, con degli spunti di varie epoche in contrasto fra loro a creare un mondo sospeso; scenografia essenziale, fatta di elementi movibili che, soprattutto nei due finali d’atto, sono risultati assai efficaci (anche se purtrop...