In principio fu John Cage, negli anni Quaranta del Novecento: il suo “pianoforte preparato”conl’inserzione di viti, bulloni, pezzi di sughero, gomma, plastica e altri materiali mirava a stravolgere e ampliare le possibilità timbriche dello strumento, per una presa di distanza dalla tradizione colta occidentale; per Daniele Ledda, musicista e performer