Un dialogo a distanza per evocare il ricordo della Shoah: martedì 30 e mercoledì 31 gennaio alle 11.30 al Teatro Massimo di Cagliari va in scena “Lettere sull’oceano” della Compagnia Cajka, uno spettacolo liberamente tratto da “Destinatario Sconosciuto” di Katherine Kressmann Taylor, con drammaturgia e regia di Francesco Origo, per un duplice appuntamento sotto le insegne della Stagione di Teatro Ragazzi 2023-2024 organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.
Sotto i riflettori Daniel Dwerryhouse e Riccardo Lai, nei ruoli dei due protagonisti, Martin Shulse, tedesco, e Max Eisenstein, ebreo americano, soci in affari e amici fraterni, i cui destini si dividono quando Shulse sceglie di ritornare in Germania insieme alla sua famiglia: i due restano in contatto, attraverso una corrispondenza da cui affiora la mutata temperie politica e sociale con l’ascesa del nazionalsocialismo e la nascita del Terzo Reich.
Il romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor, pubblicato sulla rivista americana Story nel 1938, rivive sul palco, attraverso le voci e i corpi degli attori, in una mise en scène densa di pathos: la dapprima incerta e poi entusiastica adesione di Martin Shulse alla propaganda hitleriana, mentre Max Eisenstein inizia a ricevere notizie inquietanti sulle persecuzioni contro gli ebrei in Germania, determina una prima frattura tra i due uomini. Nell’arco di meno di due anni, tra l’autunno del 1932 e la primavera del 1934, la crescente freddezza avvertibile nelle lettere riflette la distanza non più solo geografica tra i due uomini: l’amicizia si incrina, e i conflitti ideologici diventano insanabili.
La situazione del Terzo Reich vista al di qua e al di là dell’oceano, appare da prospettive differenti: se Martin Shulse si riconosce nei successi e nelle aspettative della “nuova Germania” prefigurata dal Führer, in Max Eisenstein aumenta la preoccupazione per i familiari lontani, alle prese con le discriminazioni e le deportazioni sotto il regime nazista. Il romanzo descrive la percezione inizialmente molto vaga, non solo oltre oceano, di quel che avveniva in quegli anni nella Germania hitleriana: le notizie frammentarie trapelate all’estero sembravano troppo incredibili per essere vere e sarebbe stata necessaria la scoperta dei lager e degli archivi nazisti, per dare la misura terribile dei fatti e dell’orrore della Shoah.
Tuttavia nelle lettere dapprima affettuose poi sempre più formali tra i due amici, Katherine Kressmann Taylor riesce a far emergere i primi inequivocabili segnali di ciò che sarebbe accaduto, e nel gelo di quello scambio epistolare si intuisce tutta la crudeltà insita in un’ideologia che istiga all’odio e conduce al genocidio, insieme con i germi del sospetto e la paura di mantenere legami pericolosi e compromettenti con persone di stirpe ebraica, prima ancora delle Leggi di Norimberga.
“Lettere sull’oceano” propone interessanti spunti di riflessione sul passato e sul presente, sulla responsabilità degli “indifferenti”: in scena “per non dimenticare” una delle pagine più oscure del Novecento, «una storia che racconta come l’ignavia di gramsciana memoria possa generare, oggi come ieri, terribili mostri».
Per informazioni: teatroscuole@cedacsardegna.it – www.cedacsardegna.it