Teatro Massimo, “Oliva Denaro”: l’intensa Ambra Angiolini per un no alla violenza sulle donne

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“La femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia”. Comincia cosi “Oliva Denaro”, l’attesissima trasposizione teatrale dell’omonimo romanzo di Viola Ardone sotto la regia di Giorgio Gallione e interpretata da Ambra Angolini.

Lei è Oliva Denaro ma in quello che appare come un monologo in realtà è anche la madre, il padre, la sorella Fortunata, l’amica Lilliana, il suo aguzzino Pino Paternò e il resto dei personaggi che animano la triste vicenda di una ragazzina nella Sicilia degli anni’60. E’ la storia di Franca Viola di Alcamo, rapita, stuprata e poi promessa sposa in un matrimonio “riparatore”in nome di una legge che salvava comunque il violentatore.

Nello spettacolo, in scena sino a domenica, è singolare quanto la crudeltà della trama si amalgama con l’ottimismo che nonostante tutto aleggia. In una scenografia ricca di arance e cassette di legno e sulle note di Mina e delle sorelle Kessler, Ambra Angiolini, nella sua struggente e coinvolgente interpretazione con la cadenza siciliana, è semplicemente una ragazzina. Il sogno di un grande amore, la scoperta del suo corpo, un diploma per diventare maestra, una mano alla famiglia con l’orto e le galline. E se qualcosa non le piace, si dichiara “non favorevole”.

“Mondo era e mondo è”. L’affermazione del maresciallo dei Carabinieri nel giorno della denuncia, si aggiunge all’elenco di quelle fatte per giustificare l’ingiusta condizione femminile, la stessa in cui riversa la sorella Franca da quattro anni chiusa in casa. Oliva non ci stà, non è per niente favorevole.

Da condizionabile e ingenua, la giovane donna diventa coriacea e determinata e grosso merito va all’attrice romana, eccellente nel giocare con i toni, a scegliere le pause giuste, a ironizzare, a cambiare ritmo interpretativo. E con tutto l’ardore possibile, scendendo dal palco, dichiara la sua volontà: “No, signor Giudice. Quell’uomo non me lo sposo”.

E’ un No che scaccia la tensione, è un netto rifiuto che fa esplodere di entusiasmo il Massimo in una standing ovation che impedisce la chiusura del sipario.

Ambra, coperta dagli applausi e visibilmente commossa, si congeda così: “Oliva Denaro è un libro che mi ha chiesto di essere interpretato. Io lo ringrazio ancora per quel No che abbiamo gridato anche stasera”

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