Teatro, “Mille”: al Massimo la gentilezza è sotto processo.

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Pietro Marconi è un automobilista educato convocato per non aver reagito ad un insulto ad un semaforo. Costanza Guarnieri è la funzionaria pubblica intenzionata a convertirlo al disprezzo verso il prossimo.

In un contesto storico in cui vige una Costituzione fondata sull’odio, sono loro i protagonisti di “Mille”, una commedia surreale scritta e diretta da Andrea Muzzi per la compagnia cagliaritana Bam Teatro. Ad interpretarli, in anteprima nazionale al Teatro Massimo, Ninni Bruschetta e Annagaia Marchioro.

Con l’assenza di tolleranza, democrazia, integrazione, sul palco va in scena il conflitto fra due opposte visioni: l’educazione e la gentilezza d’animo da una parte, egoismo e assenza di umanità dall’altra.

Mentre il povero Marconi è ancora certo che fra le persone possa esistere il rispetto, il dialogo, l’ascolto, la cinica burocrate è diverso avviso: vince chi urla e offende di più. Per lei, il bravo ed educato uomo è la pratica numero 1000 da concludere in fretta ai fini della promozione a dirigenti. Ai fini dell’iter, vanno bene tutti: immigrati, politici, tifosi avversari, persino i familiari.

Il tutto scaturisce in uno spettacolo assai divertente che offre parecchi spunti di riflessione. Ninni Bruschetta è un’eccellente conferma, Annagaia Marchioro una piacevole scoperta.

C’è tempo fino a stasera con lo spettacolo delle 19. “Mille”, in calendario da mercoledì 15 febbraio, è realizzato sotto le insegne della Stagione 22/23 de “La Grande Prosa” voluta dal CeDAC.

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