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Tennis, Challenger 175. Alberto Sanna (Tc Cagliari) conquista la wild card

Al via delle qualificazioni della prima edizione del Sardegna Open, il nuovo Super Challenger 175 del Tennis Club Cagliari, ci sarà anche un giovane del vivaio del circolo di Monte Urpinu. La bella notizia era già una certezza prima della finale dell’Open a 16 partecipanti (riservato a giocatori italiani tesserati nella sola Sardegna) che in settimana ha messo in palio la wild card di competenza del club, visto che ad affrontarsi per il pass sono arrivati Alberto Sanna e Nicola Porcu, entrambi tesserati e cresciuti al Tc Cagliari, nonché compagni di squadra nel team di Serie B1 che il prossimo 14 maggio inizierà la rincorsa alla promozione.

Dopo una battaglia di tre set, nel testa a testa di venerdì sul Campo 2 ha avuto la meglio il primo, classe 2004 e classificato 2.5 a livello nazionale, che ha superato il compagno d’allenamenti con il punteggio di 6-4 2-6 10/3, meritandosi così un posto in mezzo ad alcuni dei più forti tennisti al mondo. Un’opportunità che profuma di rivincita per un 18enne di belle speranze che a gennaio aveva mancato per un soffio la possibilità di giocare le pre-qualificazioni degli Internazionali d’Italia, perdendo la finale del doppio dell’Open BNL della Sardegna giocato proprio al Tc Cagliari.

L’avesse vinta, lunedì sarebbe partito alla volta di Roma per giocare al Foro Italico, invece lo stesso giorno farà il suo debutto a livello Atp sui campi dove si allena dall’età di 6 anni. “Poter partecipare a uno dei tornei più importanti mai ospitati dal nostro circolo – racconta il cagliaritano – sarà un’emozione: cercherò di prepararmi come si deve, ma senza stravolgere la mia solita routine. Sarebbe controproducente”.

A decidere la finale dell’Open giocato sotto la supervisione del maestro Andrea Lecca, resa difficile dalla tensione di due sfidanti che si conoscono a menadito da quasi dieci anni, la capacità di Sanna di giocare un tennis più costante e ordinato nel long tie-break decisivo, che sostituiva il terzo set.

“Il match – continua – è stato influenzato dalla tensione per l’importante posta in palio, così dal punto di vista tecnico non è venuta fuori una partita particolarmente brillante. Ma sono felice di averla portata a casa, gestendo meglio i momenti decisivi”.

Una forza mentale che gli ha regalato il sogno di giocare nella sua Cagliari uno dei tornei internazionali più prestigiosi della stagione italiana, con tutto il pubblico pronto a sostenerlo. Un’esperienza che non dimenticherà e gli servirà a crescere, così come la possibilità di vivere per una settimana a stretto contatto con numerosi giocatori fra i primi 100 del ranking mondiale Atp.

“Al di là della mia partecipazione – dice ancora – questo torneo servirà a tutti noi atleti del circolo a osservare da vicino come si allenano i più forti, come si approcciano alla competizione e come gestiscono certe situazioni, in campo e fuori. Avremo modo di allenarci insieme a loro, e di capire le differenze fra il nostro mondo e quello dei professionisti. Tutto ciò – chiude – diventerà una preziosa occasione di formazione, utile per crescere e arricchire il nostro bagaglio di esperienze”. Il valore di tornei come il Sardegna Open è anche questo.

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