Nelle strade della movida è iniziata una nuova emergenza rifiuti. Un caos senza fine, con un degrado arrivato a livelli insostenibili. Nel Corso Vittorio Emanuele le mini discariche invadono il cuore del centro storico. Un immondezzaio che si allunga dal viale Trieste a via Santa Gilla. Sacchi ricolmi di spazzatura ai piedi dei negozi del centro storico. Scatoloni lasciati interi. Sacchi di vetro abbandonati ai piedi dei marciapiedi. Una fotografia impietosa ripresa durante la mattinata da Edoardo Tocco (Forza Italia), candidato alla carica di consigliere per palazzo Bacaredda, che non mostra dubbi: <<E’ una situazione mai vista in città, con interi rioni al collasso. Basta fare un giro in centro per identificare le problematiche principali, con condizioni di emergenza igienico sanitaria che aggravano l’immagine del capoluogo>>. Perché carta e cartone devastano l’immagine del cuore di Cagliari. Una montagna di rifiuti ingombranti si distingue anche accanto a quelle che dovrebbero essere isole ecologiche: armadi, mobili, lavatrici, persino caldaie scaraventate ai bordi delle strade in alcuni quartieri di Sant’Avendrace, San Michele e Is Mirrionis. Un allarme che si sta trasformando anche in pericolo – visto anche l’avvicinarsi della stagione estiva e delle alte temperature – nelle zone del Cep e di San Benedetto (a pochi passi dal mercato civico) sino ad arrivare a Sant’Elia. Abbandono, incuria e degrado sono le parole più gettonate in città <<Diverse le chiamate dei cittadini esasperati dallo scenario di interi rioni in balia della spazzatura – spiega il rappresentante degli azzurri – con gli operatori ecologici che si dispensano con il massimo dell’impegno per tenere pulite le strade della città>>. Che il tiro vada aggiustato è ormai chiaro: <<Cagliari è in ginocchio per un sistema di raccolta differenziata che fa acqua da tutte le parti – conclude Tocco – Un modello che va ottimizzato e migliorato per tenere pulita la città. Abbiamo già studiato la strategia per un metodo di raccolta che vada condiviso con i cittadini e le associazioni, con valide alternative per rimediare al far west dei rifiuti>>.
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