Abbanoa è l’ottava azienda per fatturato in Sardegna, la prima a capitale pubblico. La conferma arriva dalla ricerca pubblicata il 5 maggio 2023 dal quotidiano La Nuova Sardegna nell’inserto speciale “Top 1000 Sardegna” e realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi e la Camera di Commercio di Sassari.
Abbanoa è il Gestore unico del Servizio idrico integrato della Sardegna. È nata il 22 dicembre 2005 tramite la fusione delle precedenti società consorziate e più di 120 gestioni comunali in economia. Il capitale è interamente pubblico: Regione e 342 Comuni soci. La scelta di affidare a un unico Gestore in house providing l’intero SSI regionale nasce dall’emergenza di superare le criticità del servizio gestito da amministrazioni comunali, da società deficitiarie o in liquidazione e dall’esigenza di creare un sistema solidaristico in una realtà fatta di zone scarsamente abitate ma ricche di risorsa e zona densamente abitate e prive di risorsa, garantendo una gestione industriale efficiente. Tutto ciò consentendo di eseguire gli investimenti necessari ad ammodernare le infrastrutture. Il servizio garantito da Abbanoa comprende la potabilizzazione e la distribuzione in rete della risorsa idrica, la raccolta degli scarichi fognari e la loro depurazione.
L’ambito territoriale in cui opera Abbanoa mostra delle criticità e complessità uniche in tutto il territorio nazionale. La Sardegna è la seconda isola del Mediterraneo (24mila kmq di superficie) ma, con appena 1,6 milioni di abitanti, vanta una densità abitativa tra le più basse in Italia. A questa complessità ambientale si assomma la scarsa disponibilità di risorsa che costringe a fare ricorso a bacini artificiali di accumulo da cui proviene il 83% dell’acqua distribuita contro il 9,6% della media nazionale.
Abbanoa gestisce 46 grandi acquedotti lunghi complessivamente 4.300 chilometri, 7.700 chilometri di reti idriche urbane, 360 impianti di depurazione fognaria, 6.600 chilometri di reti fognarie, 1.800 impianti di sollevamento e 46 potabilizzatori. Questi ultimi producono oltre 219milioni di metri cubi d’acqua potabilizzata all’anno, utilizzata dai clienti di tutta la Sardegna i cui scarichi fognari vengono successivamente depurati sempre da Abbanoa per essere restituiti all’ambiente. Se la Sardegna ogni anno viene premiata (Bandiere Blu UE e Goletta Verde Legambiente) per l’eccellenza dei suoi litorali e delle acque di balneazione è merito proprio del sistema di trattamento delle acque reflue da parte di Abbanoa.
L’attività di efficientamento e lotta alle perdite idriche svolta da Abbanoa ha già consentito negli ultimi anni di ridurre sempre più la quantità d’acqua prelevata, trattata e distribuita in rete: dai 272 milioni di metri cubi immessi in rete nel 2013 si è passati ad appena 219 milioni di metri cubi nel 2021 con una diminuzione di ben 53 milioni di metri cubi in otto anni. Tutto questo nonostante l’aumento del numero delle utenze servite, passate da 713mila a 725mila nello stesso arco di tempo.
Negli ultimi anni Abbanoa ha rivoluzionato completamente la rilevazione dei consumi delle utenze. Sono ormai a regime le letture certificate tramite palmari elettronici e la fatturazione esclusivamente a saldo che hanno raggiunto il 97 per cento del totale. La certificazione dei dati, inoltre, è garantita tramite l’innovativa tecnologia informativa “blockchain”. Nel 2021 risultano attive 725.729 utenze. Le fatture emesse in un anno sono state oltre 2 milioni 250mila con un importo medio di 162 euro. Il fatturato è stato di 264,4 milioni di euro con un aumento del 6 per cento rispetto all’anno precedente.
Abbanoa svolge un ruolo fondamentale anche negli investimenti in Sardegna con importanti ricadute per l’economia isolana. Le gare aggiudicate, per un valore di oltre 380 milioni di euro, sono state 277: di queste, in gran parte sono state assegnate a imprese sarde in forma singola oppure in raggruppamenti temporanei d’imprese o di professionisti.
Il masterplan degli investimenti di Abbanoa per i prossimi anni ammonta complessivamente a 800 milioni di euro. Le principali linee di investimento riguardano soprattutto gli interventi di efficientamento delle reti idriche con una drastica lotta alle perdite e gli interventi di ammodernamento degli impianti di potabilizzazione e depurazione. Per quanto riguarda l’efficientamento delle reti idriche, in qualità di soggetto attuatore, Abbanoa ha di recente predisposto progetti per 50 milioni di euro per partecipare ai bandi dei finanziamenti Pnrr. Sono risorse che si aggiungeranno a ulteriori 68 milioni di euro già disponibili con altri canali di finanziamento. I progetti sono frutto del programma di ingegnerizzazione delle reti idriche che Abbanoa sta portando avanti negli ultimi anni. Lo studio delle reti ha consentito di individuare le criticità da aggredire che sono alla base dei progetti d’intervento presentati.
Per quanto riguarda il panorama nazionale, il Gestore del servizio idrico integrato della Sardegna si è ormai attestato come una delle principali società in house del servizio idrico integrato in Italia ed è terza per valore della produzione tra i soggetti pubblici, con Acquedotto Pugliese e Smat. Abbanoa è membro dell’esecutivo di Utilitalia ed è stata tra i fondatori dell’APE “Aqua publica europea”, l’associazione con sede a Bruxelles che raccoglie gli operatori pubblici del servizio idrico nel Vecchio Continente. Negli anni passati Abbanoa ha anche ottenuto un prestito di 200 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti. L’accordo con la Bei è un risultato che poche aziende nel panorama nazionale sono riuscite a centrare. Il Gestore unico del Servizio idrico integrato della Sardegna ha dimostrato di avere tutte le carte in regola: una solidità finanziaria ormai consolidata (gli ultimi bilanci tutti in attivo), una forte attività sul fronte degli investimenti (grazie all’attività di Abbanoa la Sardegna è diventata la seconda regione in Italia per investimenti pro-capite nel settore idrico come certificato dal Laboratorio Ref Ricerche) e un progetto industriale di sviluppo logistico e tecnologico di grandissimo impatto per la Reg