Quello di Pierpaolo Capovilla è uno dei nomi che più si sono fatti notare, nell’ultimo decennio, all’interno del panorama culturale italiano.
Partito come musicista, cantante e frontman spigliato di band come One Dimensional Man e Il Teatro degli Orrori, e poi con un progetto solista, Capovilla fa notare, da subito, la propria verve teatrale e le proprie doti comunicative.
Il passo dalla musica al reading è breve: inizia lavorando su testi di Majakovskij per poi allargarsi verso autori quali Pier Paolo Pasolini e Artaud.
Tre, le tappe del suo tour, in Sardegna. Si parte il 2 maggio, dal Centro Servizi Culturali di Macomer dove, dalle 19:30, porterà in scena una riduzione drammaturgica di “Viaggio al termine della notte”, celebre romanzo di Louis-Ferdinand Céline.
Il 3 maggio, alle 19:30, presso il Su Tzirculu di Cagliari, saranno le poesie di Majakovskij a fare da protagonista, nello spettacolo “Eresia”.
Capovilla saluterà la Sardegna dal Librid di Oristano, sabato 4 maggio alle ore 19:30, con “La religione del mio tempo”, di Pier Paolo Pasolini.
Ad accompagnarlo sul palco, I Fiori di Mandy, band alternative originaria di Oristano con all’attivo due EP (“Radici” e “Carne”) che hanno riscontato grande interesse di stampa e pubblico in tutta Italia. La band è attualmente impegnata in un mini-tour che farà tappa a Roma, Torino e Bologna.