Tracce biologiche e violenza di genere: patto fra Asl 5 e Carabinieri

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L’aula formazione dell’ospedale San Martino di Oristano ha ospitato un incontro informativo sul corretto repertamento delle tracce biologiche legati a casi di violenza di genere rivolto agli operatori sanitari dei reparti del Pronto Soccorso, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e direzione sanitaria dello stesso presidio ospedaliero.

L’iniziativa è stata organizzata dalla Asl 5 di Oristano con il supporto della direzione generale dell’azienda e dall’Arma dei Carabinieri.

In cattedra il tenente colonnello Andrea Berti, comandante del Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Cagliari. Sono intervenuti anche il direttore generale della Asl 5, il dottor Angelo Maria Serusi, la dottoressa Emanuela Meloni, referente del percorso sulla violenza di genere nell’ospedale oristanese il colonnello Steven Chenet, comandante provinciale dei Carabinieri di Oristano. Il direttore generale ha lodato l’iniziativa, definendo proficuo e importante la collaborazione con le forze dell’ordine per la gestione di casi di presunta violenza, che non riguarda, nella società odierna, solo le donne, ma coinvolge persone di entrambi i sessi. La dottoressa Meloni ha invece sottolineato l’importanza dei consigli pratici e dei suggerimenti forniti dai Ris per il repertamento e la conservazione delle tracce biologiche anche per rendere ancora più strutturato ed efficace il percorso sulla violenza di genere attivato nell’ospedale San Martino. All’incontro erano presenti anche il direttore amministrativo della Asl 5, la dottoressa Rosalba Muscas, il direttore sanitario Stefano Sau e il direttore dell’ospedale San Martino, il dottor Federico Argiolas.

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