Roma – Nessun “modello Milano”. La sfida è piuttosto quella di applicare le «esperienze migliori di Expo» per il Giubileo. Il giorno dopo la nomina a commissario straordinario di Roma , l’attuale prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca traccia un bilancio sull’Esposizione universale e guarda al suo prossimo impegno. Un impegno che si preannuncia non semplice: guiderà la Capitale dopo la fine dell’amministrazione Marino.
La mafia e la Pubblica Amministrazione
«Non mi piace parlare di un modello di Milano da esportare, di un modello che si cala così dall’alto. Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», spiega in conferenza stampa. A Roma in questi giorni si apre il processo Mafia capitale. tronca non si sottrae: «La mafia si può combattere anche attraverso la Pubblica amministrazione, si possono colpire gli interessi economici in modo duro e secco», dice il nuovo commissario di Roma.
Non escluso un incontro con Marino
Tronca sarà domani a Roma per la notifica della nomina: «Un incontro col sindaco Marino? Non so se ci sarà», dice il nuovo commissario, che ha accettato subito l’incarico: «Nessun tentennamento, non ho chiesto nessun momento per riflettere. Quando arrivano richieste così importanti un prefetto – e vale per tutti i funzionari pubblici – deve andare avanti e fare il suo dovere». Lavorerà fianco a fianco con Gabrielli : «Con il prefetto – dice – c’è sempre stata grande sintonia»:
Modello Expo
Tronca è stato individuato per traghettare la Capitale nell’anno del Giubileo, dopo aver guidato la prefettura di Milano nel periodo dell’Expo. Con una mossa a sorpresa, il governo spera di replicare il modello dell’Esposizione universale per l’organizzazione dell’Anno Santo. E la scelta di Tronca, secondo quanto di apprende da fonti del Viminale, va letta come un riconoscimento per il lavoro per Expo e un auspicio affinché quella esperienza positiva venga replicata in occasione del Giubileo.
Renzi: «Viva Milano»
Non solo. Dopo le parole del presidente dell’Autorità Nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone, che nei giorni scorsi aveva segnalato come, a differenza di Roma, Milano avesse gli anticorpi necessari, il profilo del nuovo commissario appare in linea con la volontà di potenziare le difese della Capitale contro il malaffare. La soddisfazione di Renzi per la riuscita di Expo è stata confermata via Twitter: «Viva Milano, viva l’Italia», scrive il premier.
Chi è Tronca
Palermitano di nascita, 64 anni, il commissario che si insedierà in Campidoglio dovrà far fronte a una Roma ancora colpita da Mafia Capitale. E dovrà far si che «il Giubileo funzioni come Expo», ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano. Tronca sarà affiancato anche dal «dream team» per il Giubileo coordinato dal prefetto di Roma Franco Gabrielli. Il nuovo commissario si dice «orgoglioso della fiducia accordata». «Affronterò l’incarico con il medesimo impegno e lo spirito di servizio con cui ho affrontato in questi due anni gli eventi del Semestre europeo, l’Asem e la preparazione e gestione dell’Esposizione universale». Con la caduta di Ignazio Marino si aprirà ora, da qui a primavera quando i romani torneranno alle urne, la fase commissariale, quella che sarà chiamata alla sfida più difficile: far funzionare la città nei giorni più convulsi dell’Anno Santo, che aprirà il prossimo 8 dicembre e per il quale sono attese milioni di persone.
La squadra
Una fiumana che per dodici lunghi mesi si dovrà spostare agevolmente da una parte all’altra della Capitale, e che si andrà ad aggiungere ai romani nel premere su una rete già in sofferenza. Per questo nella mente del governo ci sarebbe l’idea di mettere in campo come superdelegato ai Trasporti Marco Rettighieri, direttore di Expo 2015 e già manager delle Ferrovie. L’atto di dimissioni dei 26 consiglieri è stato inviato in serata alla Prefettura dal segretario generale del Campidoglio. Così è partito l’iter per la nomina del commissario. Gabrielli, poi, sarà il vero protagonista della gestione cittadina per il Giubileo, sebbene davanti alla parola «superpoteri» si schermisca: «Mi limito – ha detto solo qualche giorno fa – a coordinare i vari soggetti istituzionali per presentarci all’8 dicembre al meglio». Con lui, però,nel “dream team” sognato da Matteo Renzi, dovrebbero collaborare tecnici di esperienza, e sono circolati i nomi dell’ormai ex assessore Alfonso Sabella (che però ha di recente affermato che da lunedì «tornerà a fare il magistrato»), del sovrintendente dell’Opera di Roma Carlo Fuortes e soprattutto del presidente del Coni Giovanni Malagò.
mah, speriamo, anche se il dubbio è il primo pensiero