Uccisione Ambasciatore Italiano in Congo. Pucciarelli: a un anno dagli eventi impegno per mantenere viva la memoria

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“Da donna delle istituzioni e da cittadina – peraltro legata a questo territorio – l’adesione all’odierna messa in suffragio celebrata presso il Duomo di Massa è tangibile contributo all’impegno di mantenere viva la memoria, a distanza di un anno, sui tragici accadimenti che il 22 febbraio 2021 videro il nostro giovane diplomatico Luca Attanasio – primo ambasciatore italiano ad essere ucciso durante l’esercizio delle sue funzioni – subire ferite mortali durante un agguato nei pressi del villaggio congolese di Kibumba, in cui perirono anche il Carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo.” – queste le parole del Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatore Stefania Pucciarelli, circa la sua adesione alla santa messa tenutasi oggi nel Duomo di Massa in suffragio dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milimbo, vittime di quello che le indagini ancora in corso stanno rivelando essere stato con ogni probabilità un tentativo di rapimento finito in tragedia mentre, a venti chilometri dal capoluogo congolese di Goma, seguendo un convoglio umanitario delle Nazioni Unite diretto a Rutshuru furono attaccati da un gruppo di uomini armati di mitra.

Nel dare evidenza della presenza in Duomo del fratello del Carabiniere ucciso, Dario Iacovacci anch’egli militare – un Incursore della Marina, che ha voluto partecipare con la sua famiglia – insieme a quella di Don Modesto – sacerdote congolese concelebrante originario della città di Goma distante una trentina di chilometri dal luogo dell’eccidio – anch’egli colto dal lutto del fratello insegnante rapito e ucciso nella stessa foresta e proprio una settimana prima dell’agguato ai tre compianti, il Sottosegretario Pucciarelli le ha definite “emblematiche testimonianze di quello che nelle mie riflessioni, condivise a fine funzione e in assoluto rispetto alla solenne sacralità del luogo e della circostanza, ho voluto indicare come ‘forte valore, … e non solo simbolico’ del nostro esserci ritrovati oggi in comunione. Per tutti, credenti e non – ha proseguito Pucciarelli – contribuisce, infatti, a vivificare le espressioni di cordoglio e conforto alle cerchie di affetti di questi defunti. Per quanti sono osservanti, è rinnovo di vicinanza spirituale alle loro anime, pregando l’Onnipotente di accoglierli nel Suo Regno. Ma è anche occasione per sperimentare la forza dell’unione in preghiera della comunità dei fedeli nella celebrazione eucaristica; per chiedere a Dio di darci la forza di superare il dolore e per chiedere a Dio di redimere le anime degli artefici di questi delitti.”

Nel concludere, il Sottosegretario ha espresso gratitudine a Monsignor Gianni Ambrosio, Amministratore apostolico della Diocesi di Massa Carrara-Pontremoli, per la forza e la profondità dell’omelia, agli organizzatori, per esserne stata coinvolta, e a tutti i presenti, per la compartecipazione in raccoglimento a questo rito.

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