Una poesia di Giuseppina Carta per la Festa delle donne

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Giuseppina Carta, oltre che un’apprezzata pittrice, da anni è anche impegnata in tante altre attività culturali e si dedica pure al teatro.
Ormai è da tanto tempo che scrive poesie, molte delle quali hanno ottenuto lusinghieri risultati e sono state premiate in numerosi concorsi letterari e inserite in prestigiose antologie poetiche.
Autodidatta, poetessa e pittrice di grande sensibilità, si è arricchita nei caffè letterari e reading poetici, nel confronto diretto con altri autori e nel costante interesse per la lettura.

Oggi ci propone un suo lavoro scritto proprio in occasione dell’otto marzo, la giornata internazionale dei diritti delle donne, per tutte le vessazioni che ha subito e continua a subire in tutte le parti del mondo.

SIAMO DONNE

Ma cosa siamo noi?

Siamo donne sorprendenti

viviamo ogni respiro

a volte nascoste a volte oscurate.

Siamo matrice che accoglie e genera,

cuore caldo dove addormentarsi.

Siamo narcisi estirpati

da un gesto egoistico d’amore.

Siamo donne sorprendenti

a volte nascoste a volte oscurate.

In quell’inferno di terra,

pregano e piangono le mamme Siriane,

hanno il capo cosparso di cenere.

Sotto le macerie di case e mattoni

muoiono asfissiati i sogni.

Tra il dolore e la vergogna

hanno visto togliere

i vestiti ai loro bimbi

nell’impunità sono stati violati.

Si è fermato il battito del cuore,

è grande quanto l’universo

il dolore delle donne Siriane.

È grande quanto il mondo

il coraggio delle donne.

Giuseppina Carta

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