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Università, aziende e start up: quattro giorni a Sardara

Sardara

Sardara. Domani, giovedì 25 ottobre, dalle 10, si apre al Sardegna termale hotel e Spa – località Santa Maria Acquas, km 55 ss 131, Sardara – la prima edizione del ContaminationBootCamp organizzato  dal Crea (Centri servizi innovazione e imprenditorialità) dell’Università di Cagliari. I lavori sono aperti da Maria Chiara di Guardo, pro rettore per l’Innovazione e direttore del Crea. I lavori si chiudono domenica 28 ottobre con la partecipazione del rettore Maria del Zompo e dei vertici di Banca Intesa, partner dell’iniziativa.

Strategia e sviluppo. All’incontro intervengono quattordici ricercatori dell’ateneo di Cagliari, sette manager di altrettante aziende regionali, sette fondatori di start up maturate al CLab di UniCa. “Un connubio che funge da catalizzatore immediato per il trasferimento, la produzione e la presentazione di progetti innovativi di interesse delle imprese. Un fronte che richiede tempismo, intuizioni e sguardo illuminato verso il domani, fondamentale per i nostri studenti e laureati. C’è da fare ma siamo sulla strada giusta” dice la professoressa di Guardo.

Partecipanti. Alla quattro giorni prendono parte i ricercatori dell’Università del capoluogo Daniela Loi , Paolo Meloni, Gianluca e Mauro Fadda (Diee, Dipartimento ingegneria elettrica ed elettronica), Salvatore Carta, Lorenzo Putzu, Marco Ortu e Diego Reforgiato (Dipartimento matematica e informatica), Carla Caddeo (Dipartimento scienze della vita e dell’ambiente), Marco Marceddu (Dipartimento di fisica), Marco Casto e Stefania Tidu (Crea UniCa), Elona Marku (Dipartimento economia). Le imprese che aderiscono sono 3A-Arborea, Argiolas formaggi, Medical spa, Portale Sardegna, Ottica Firinaiu, Pellegrini e Hotel termale Sardara. Le start up coinvolte sono Hiveguard, Eablock (con due startupper), Babaiola, Nausdream, Glambnb, Mk Multimedia. In scaletta anche l’intervento di Augusto Coppola (Venture capital e docente CLab), Laura Poletti (comunicazione CLab e Crea).

Sostenibilità e apertura mentale. Nei processi di Open Innovation le aziende incontrano varie problematiche. Tra queste, la difficoltà nel comprendere i processi tecnici che permettono, in modo economicamente sostenibile, alla creatività di diventare innovazione sul mercato. Ma ha un ruolo che rivelarsi frenante anche il cambiamento di approccio mentale di chi, dentro le aziende, è chiamato a gestire tali processi e interloquire produttivamente con il mondo dell’innovazione esterna, rappresentato dalla ricerca e dalle startup. ContaminationBootCamp nasce proprio per rispondere alle esigenze delle imprese e bypassare questi ostacoli. L’iniziativa permette a quanti si occupano d’innovazione nelle aziende di lavorare al fianco di ricercatori universitari e start up tecnologiche, con il supporto e la supervisione di esponenti del mondo finanziario.

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