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Università di Cagliari. Dall’esperienza “La Casa Campidanese” il corso di Pratica Motoria Funzionale

Dalla ricerca scientifica e un percorso didattico ad un corso universitario a tutti gli effetti. La Casa Campidanese, percorso salutistico di vita attiva frutto del progetto dei ricercatori della Comunità Mondiale della Longevità grazie a un protocollo di collaborazione tra il Dipartimento di Scienze Motorie dell’ateneo cagliaritano e il team scientifico della CMdL Pili – Piria – Argiolas – Petretto dà vita al corso di Pratica Motoria Funzionale – Occupazionale.

“Obiettivo del corso – sottolinea Roberto Pili presidente della Comunità Mondiale della Longevità – è quello di fornire allo studente le conoscenze teoriche e tecnico – operative dell’attività motoria di base per il mantenimento dell’autonomia della persona anziana, attraverso anche l’attività del quotidiano domiciliare. Tenuto conto che gli anziani trascorrono il 90% del tempo in casa propria. Il corso che potrà avvalersi dei risultati del progetto Casa Campidanese, illustrati nel libro dal titolo omonimo, andrà inoltre ad arricchire il curriculum formativo dei laureati in Scienze Motorie di Cagliari.”

I futuri esperti in Pratica Motoria Funzionale – Occupazionale avranno il compito di insegnare ad essere longevi in salute a costo e km 0, valorizzando il comportamento motorio e l’attività fisica degli anziani al proprio domicilio. Dovranno favorirne l’espressione e il miglioramento dello stato di salute fisico e psichico utile alla prevenzione delle malattie cronico-degenerative, compresa la piaga delle cadute domestiche. Se si considera l’elevata frequenza con cui questi fatti si verificano negli anziani e, soprattutto, come una semplice caduta possa alterare un precario equilibrio e portare alla perdita della autonomia personale, si comprende come il problema sia di grande importanza per mantenere un soddisfacente stato di salute, inteso come condizione di benessere fisico, psichico e sociale. Inattività e sedentarismo nella popolazione anziana rappresentano i fattori che più contribuiscono alle epidemie croniche dei paesi avanzati e che solo in Italia costano all’erario tra assistenza medica e sociale cifre che sfiorano i 150 miliardi di euro.

“Il modello di intervento proposto agli studenti di scienze motorie – afferma Andrea Loviselli, coordinatore del Corso di Laurea in Scienze Motorie e direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina dello Sport – permetterà loro di applicare questo approccio in realtà meno ricche rispetto a quelle che si trovano in città con la facilità del “porta a porta”. La dinamica dell’apprendimento è favorita dallo stesso ambiente familiare che circonda il soggetto da trattare. Altre realtà possono intimidire il soggetto da trattare e ridurrel’efficacia dal punto di vista della salute mentale”.

Le materie e gli argomenti delle lezioni comprenderanno: Efficienza fisica e salute. Psicopedagogia dell’attività motoria. La prevenzione antisenile. Salute e qualità della vita. Valutazione del livello funzionale. Test di valutazione delle capacità motorie e di attività fisica negli adulti. Identità e immagine corporea. Didattica e tecnica delle esercitazioni – a corpo libero, con l’uso di piccoli, grandi attrezzi codificati e di fortuna tipo quelli utilizzati in ambito domestico.

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