Cagliari. La Giunta regionale riconosce alle Università della Terza Età un ruolo fondamentale di particolare rilevanza per la più ampia diffusione della cultura e della tradizione. Lo sviluppo della personalità e del sapere dei cittadini sardi adulti e anziani, il loro pieno inserimento nella vita sociale e culturale delle comunità in cui risiedono, ne favorisce l’integrazione e la socializzazione.
Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, annunciando lo stanziamento di 440 mila euro per il proseguimento delle attività didattiche e culturali ed uno stanziamento di euro 10 mila euro quale contributo agli investimenti per il sostegno delle proprie attività per l’anno accademico 2022/2023.
Soprattutto tra gli over 65 – ha sottolineato l’Assessore Biancareddu, le Università della Terza Età ricoprono un ruolo fondamentale, perché consentono una maggiore integrazione nel tessuto sociale e culturale del loro territorio. Le esperienze di questi anni documentano che le Università della Terza Età non hanno carattere elitario ma sono aperte a tutti e rappresentano un bacino di utenza vasto composito.
Dai dati si riscontra inoltre un crescente numero di iscritti e di interesse, che dimostra, prosegue Biancareddu, come questi Istituti rappresentino un freno al fenomeno dell’isolamento geografico, emigrazione, spopolamento e mancanza di occasioni di sviluppo culturale e costituiscono invece un fondamentale strumento di sviluppo per gli adulti e gli anziani, nella prospettiva di una vita piena e gratificante, dove la cultura assume un ruolo fondante di qualità.
Possono accedere al contributo per il finanziamento delle spese necessarie per il funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali, le Università della terza età, legalmente costituite, che abbiano svolto l’attività programmata nell’anno precedente e che nel programma delle iniziative per l’anno accademico 2022/2023 abbiano previsto lo svolgimento di attività corsuale in misura non inferiore al 60% dell’attività complessiva e che in tale programma abbiano previsto un congruo spazio, pari ad almeno il 15% delle attività corsuali, alla conoscenza o ricerca della realtà culturale, storica, sociale ed economica della Sardegna. Alle Università della terza età, legalmente costituite può essere riconosciuto anche un contributo, nella misura massima del 90% della spesa ammissibile e nei limiti degli stanziamenti previsti per l’anno 2022, per le spese di manutenzione, per l’attrezzatura e l’arredamento delle sedi polifunzionali destinate alle proprie attività.
In Sardegna sono 37 le Università della Terza Età legalmente riconosciute