Va in archivio RossoandBlues festival targato Sweet Music

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RossoandBlues è giunto ieri, con successo, alla sua conclusione: la rassegna, rimandata causa Covid dall’originaria programmazione primaverile, che è stata riproposta al Corto Maltese in versione estiva nei due appuntamenti del 19 luglio e di ieri, ha sancito la ripartenza in grande stile del blues nell’isola, riscuotendo attenzione ed audience nel pubblico cagliaritano, giunto numeroso in entrambe le serate.

Francesco Piu

A ben vedere, sono stati due festival in uno: RossoandBlues festival e Corto Maltese Blues Festival, il tutto grazie alla sapiente regia di Sweet Music, che in collaborazione con Corto Maltese Poetto, Cagliari Blues Radio Station e Media Partner Radio Sardegna Web, ha prodotto in questa occasione, un riuscito connubbio tra le due rassegne.

Due serate live con quattro appuntamenti, dove il blues ha suonato forte e potente, nello splendido scenario del Poetto di Cagliari.

Bad Blues Quartet

L’apertura della manifestazione, domenica 19 è stata a cura di Francesco Piu accompagnato da Paolo Succu alla batteria, con l’esplosivo mix della sua musica: blues duro, croccante, proposto in chiave acustica in un mix di funky, rock e soul.

Questo è il sound che caratterizza l’artista che ormai da anni, si è ritagliato uno spazio di assoluto rilievo nel panorama del blues italiano ed internazionale.

Matteo Leone

Nella seconda parte della serata del 19 luglio è stata poi la volta del Bad Blues Quartet: la splendida voce di Eleonora Usala con Federico Valenti alla chitarra elettrica, Gabriele Loddo al basso elettrico e Frank Stara alla batteria hanno dato vita ad un ora abbondante di musica anche di composizioni originali del gruppo, in cui si sono alternati blues, funk e black music.

La serata di ieri, ha visto per primo sul palco il giovane talento calasettano Matteo Leone: compositore, chitarrista, batterista e cantante dalla vocalità particolare e profonda, ha alternato un blues con sonorità afroamericane e del delta del Mississippi accanto a sound e suggestività del Mediterraneo, nonchè brani del suo nuovo lavoro tra poco in uscita, proposti in lingua tabarchina.

TreeBlues

Conclusa la prima parte della serata è stata poi la volta dei TreeBlues, storico gruppo insieme da circa un ventennio, con alla chitarra e voce Nilo Pillitu, Luigi Loddo al basso appena reduce da una tournè in sudamerica e Cristian Dettori alla batteria.

Più di un ora di blues elettrico, rock’n’roll anni 70’, accompagnato da cover di prestigio quali Hendrix, Clapton, BB King, Credeence, la band ha proposto anche brani del proprio repertorio.

Alberto Porcu Zanda

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