Vaccini, ultimi dati Ema: 6094 morti, 382214 reazioni avverse

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E’ sempre più difficile mettere assieme i dati forniti dall’Ema, l’Agenzia europea forniti dalla  Banca dati delle segnalazioni di sospette reazioni avverse  un po’ perché non sono aggregati e un po’ perché quando le segnalazioni sono cominciate a decollare c’è stato un blackout di qualche giorno all’ inizio di aprile e una revisione dei dati al ribasso, segno plastico dell’imbarazzo di autorità sanitarie.  Comunque con un po’ di fatica ecco i numeri aggiornati fino al 30 aprile che riguardano l’Europa, Gran Bretagna esclusa

AstraZeneca

  • 199.920 casi segnalati di reazioni avverse
  • 1.268 morti

Moderna

  • 19.986 casi segnalati di reazioni avverse
  • 1.638 morti

Pfizer

  • 160.795 casi segnalati di reazioni avverse
  • 3.100 morti

J&J

  • 1.513 casi segnalati di reazioni avverse
  • 88 morti

Si arriva perciò a un totale inquietante cui bisogna aggiungere i 3362 decessi in Usa. Bisogna tenere a mente due cose importanti per comprendere questi numeri e il contesto nel quale si situano: innanzitutto si tratta di segnalazioni, quindi il loro numero potrebbe essere di gran lunga inferiore al reale ( in Usa è stato calcolato che solo l’1 per centro dei casi viene segnalato)  e poi che il numero di morti e di reazioni avverse è di gran lunga superiore a quello di qualsiasi campagna vaccinale: ci sono il doppio di decessi dopo vaccino che nei 15 anni precedenti mettendo insieme  qualsiasi tipo di preparato e di immunizzazione, quindi a fronte di numeri complessivi molto più alti. Questo va ricordato a chi fa osservare che  si tratta di piccoli numeri nel complesso delle inoculazioni: sono comunque numeri mai visti e sconcertanti che scontano il fatto che questo tipo di preparati a mRna non sono mai stati sperimentati sull’uomo e hanno avuto pessimi risultati sugli animali, che sono arrivati sul mercato in tempi brevissimi e che insomma il principio base della medicina , ovvero “mai danneggiare il paziente” si è tramutato in “versare i soldi delle tasse nelle casse dell’industria farmaceutica il più rapidamente possibile”. Tanto che adesso le case farmaceutiche aumenteranno i prezzi e Pfizer lo ha già fatto levitare del 50 per cento. Questo ovviamente senza parlare dei possibili effetti a medio e lungo termine di cui nulla si sa e che quindi non possono in nessun modo essere esclusi.

Come si faccia, di fronte a queste cifre e di fronte a queste incertezze a condurre una sperimentazione clinica su centinaia di milioni di persone invece che su migliaia e come si possa pensare di a rendere di fatto obbligatori questo tipo di vaccini in questa situazione non si capisce proprio

fonte dati: http://www.adrreports.eu/it/index.html

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